Esperya: oh buongiorno, è Esperya, stavo controllando sul sito... ma lei non ha ancora ricevuto il suo pacco?
Precisina: in effetti no, che strano... com'è che stavolta ci mette tanto?
E: infatti è stranissimo, provo a sentire il corriere...
Pochi minuti dopo:
E: oh buongiorno, è Esperya, ehm signora... il corriere dice di essere già passato due volte, ma non riesce mai a trovarla!
P: (grrr e perchè non mi chiama prima di passare, non è che uno può starsene in casa tutto il giorno sa?!) uhm dice? però non ha nemmeno lasciato l'avviso di passaggio
(si fa così no?! grrr vuoi vedere che il corriere s'è sparato tutti i miei formaggi... la faccia del mangione ce l'ha grrr)!
E: molto, molto strano... eppure io qui, sul sito, leggo che son passati due volte, hanno lasciato appunto l'avviso, via dell'xxxxxx....
P: aspettia-aspetti-aspetti... ma quello è l'indirizzo di Ischia (
i salami di Paolo Parisi v'hanno per caso dato alla testa? forza, chi di voi è andato a ripescare sul database il mio vecchio indirizzo eh???) io lì non ci sto più da mesi! guardi che m'avete già consegnato qui a Roma (ehm, più e più volte :-))
E: oddio signora, che sbaglio... ci credo che era assente!
P: :-) :-(
E: ci scusi tanto, davvero! provvedo subito a comunicare il disguido e...
...e, il giorno dopo, il pacco era (già) qui tra le mie braccia: potenza di
Esperya! Spacchetto all'istante, con un piglio molto
mattina-di-natale-sotto-l'-albero (decisamente fuori stagione, ma mi prende così ogni volta :-)) e trovo esattamente
ciò che temevo! Ora, va bene che
le cose un po' le attiriamo (
pensandole con insistenza!), ma in questo caso... il (
povero) pacco s'era fatto
genova-ischia (
lì, anche un po' di vicissitudini logistiche annesse) poi
ischia-roma... ecco, era inevitabile che il (
mio agognatissimo)
taleggio dop, adesso, se ne stesse lì, deliziosamente
spalmato all'interno della sua confezione!
Animo! Dai che il danno, magari, è soltanto
estetico... apro la confezione, a momenti svengo per il
(peculiarissimo, inconfondibile, meraviglioso) odore che emana (
anche il cane, dall'alto della sua poltrona comfort, prende a roteare vorticosamente il naso), annuso, verifico...
evvaii, il mio taleggio
(cremoso) è salvo. Ma immagino sia altamente consigliabile prepararci subito qualcosa. E considerando che siamo già a metà dell'opera, ovviamente, cerchiamo qualcosa col taleggio... ben fuso!
A fagiolo: era giusto da un po' che volevo cimentarmi in questo
pasticcio, aka
montagna/torretta/lasagnetta... insomma, in questo considerevole numero di crepes, impilate ed intervallate da farciture languide e cremose (
me ne aveva, giustappunto, parlato la sorellina: e lei, chissà perchè, ha sempre una certa premura di venirmi a raccontare le cosine degne di note assaggiate in giro :-)) ...dicevo, crepes impilate che fanno anche un gran bell'effetto coreografico, magari in caso di ospiti, coro generale di
ohhhhhh... avete presente?! Tocco finale
(anche per spingere un po' in direzione primavera): qualche
cucchiaiata di pesto di zucchine, anzi di sole
bucce (
ovvero, la parte più dolce... con quel che avanza, cioè con tutto il resto della zucchina, potrete farci frittate, brodi e passatine), eliminando però - dalla ricetta originale di cui prima - giusto la ricotta e qualche altra
cosina... visto che la
cremina era già ricca e corposa di suo :-)
Pasticcio di crepes e taleggio,
al pesto di zucchine
per 4 persone
pasta da crepe salata (Camille Le Foll):
200 g di farina 00, setacciata
2 uova
20 cl di latte
20 cl di acqua
40 g di burro fuso, tiepido
1/2 cucchiaino di sale
per farcire:
200 g di taleggio (quello buono)
200 g di ricotta
1 cucchiaino di menta fresca tritata
pepe
per il pesto di zucchine:4 zucchine
2 cucchiai di Parmigiano grattugiato
1 manciata di pinoli tostati
4 foglie di basilico
olio extravergine d'oliva
1 pizzico di fior di sale
1 pizzico di pepe
Fate sciogliere il burro in una piccola casseruola. Sbattete le uova in una ciotola piuttosto capiente ed aggiungetevi il latte. Unite anche la farina ed il sale e sbattete con la frusta per amalgamare bene tutti gli ingredienti. Allungate con l'acqua ed il burro fuso. Lasciate riposare per un'ora (se l'impasto dovesse, poi, presentarsi troppo denso, allungatelo con un po' di latte e sarà pronto per essere cotto).
Per il pesto: con un pelapatate, prelevate la buccia delle zucchine (già lavate e perfettamente asciugate) e, con l'aiuto di un minipimer, frullatele aggiungendo gli altri ingredienti previsti e quanto basta d'olio per ottenere un composto piuttosto cremoso (senza esagerare!).
Per la farcia: con una frusta elettrica, lavorate il taleggio spezzettato e la ricotta fino ad ottenere un composto cremoso. Unite anche un pizzico di pepe e la menta. Trascorso il tempo di riposo, riprendete la pastella e confezionate 12 crepes: riscaldate una padella antiaderente (18 cm di diametro), ungetela con un della carta da cucina imbevuta d'olio d'oliva e versate un mestolino (non troppo pieno) d'impasto, roteate immediatamente la padella per far allargare la pastella e cuocete circa 2 minuti per lato, a fiamma bassa (i bordi inizieranno a rapprendersi e si formeranno delle bollicine sulla superficie della crepe). Ripetete l'operazione fino consumare tutta la pastella. Imburrate leggermente una pirofila rotonda (a bordi alti e dello stesso diametro delle crepes) e alternate crepes e crema di formaggio, terminando con quest'ultima. Completate con cucchiaiate di pesto e passate in forno a 180 gradi per 20-30 minuti. Lasciate riposare per circa dieci minuti prima di servire.