tag:blogger.com,1999:blog-80239266799038640082024-03-13T01:11:14.363+01:00Mamma che buono !Ricettario di casa mia e... delle case degli altriPrecisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.comBlogger476125tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-69476067979762319682010-05-21T10:32:00.002+02:002010-05-21T10:42:16.107+02:00Vi aspetto a casetta nuova!!! :))<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ZHLgIVzjI/AAAAAAAAEsg/OnCDr4s-P1o/s1600/ramo.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ZHLgIVzjI/AAAAAAAAEsg/OnCDr4s-P1o/s400/ramo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5473640660044467762" border="0" /></a><br /><div style="text-align: center;"><span style="font-weight: bold;">COMUNICAZIONE DI SERVIZIO</span><br /><br /><div style="text-align: justify;">L'avevamo annunciato, poi continuavamo a temporeggiare, alla fine è andata: salutiamo blogspot e noi beh... ci si rivede qui: <a style="font-weight: bold;" href="http://www.vitadaprecisina.com/">www.vitadaprecisina.com</a><br /></div><br /><br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-21775634914518306042010-05-20T07:00:00.003+02:002010-05-20T08:42:10.829+02:00Cartoccio di pere e formaggio<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_QTnw6PBbI/AAAAAAAAEsY/S7k3M7Mmc9o/s1600/perosa.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 331px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_QTnw6PBbI/AAAAAAAAEsY/S7k3M7Mmc9o/s400/perosa.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5473021021026977202" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">L'idea nasce dalle '<span style="font-style: italic;">perose</span>' della <span style="font-style: italic;">Sandra (<a style="font-weight: bold;" href="http://www.untoccodizenzero.it/">Salerno</a>, ndr)</span>, 'vecchie', ma anche <span style="font-style: italic;">cool</span> come se niente fosse. Un po' dolci, ma anche un po' salate e, comunque sia, degna chiusura del menu <span style="font-style: italic;">'alla sottiletta' </span>orchestrato appena <a style="font-weight: bold;" href="http://mammachebuono.blogspot.com/2010/05/in-cucina-con-kraft.html"><span style="font-style: italic;">qualche giorno fa</span></a>. :)) Stè <span style="font-style: italic;">perose </span>della Sandra, ne ero curiosissima fin dall'incipit, quel giorno piantonavo letteralmente la <span style="font-style: italic;">creative-cook</span> turinese, rubavo con gli occhi ogni più piccolo gesto sapiente e chiaramente, golosissima, non vedevo l'ora d'assaggiare! "<span style="font-style: italic;">Ohi Precy, assaggia un po' stà perosa qui, 'spetta che ti dò la parte col formaggio neehh". </span>Rivelazione: mordere è stato un tutt'uno con l'impegno sacrosanto a rifarsele anche a casa, provando persino a giocarci un po' intorno... eheheh, intanto, sulla questione involucro! Ma qui beh, più che di gioco, s'è trattato di mera contingenza pratica, della serie "<span style="font-style: italic;">chi ha visto in giro un sacchetto di <a href="http://www.maisazi.com/2006/09/carta-fata-cartoccio-trasparente.php"><span style="font-weight: bold;">carta fata</span></a></span>"? Per cui diciamo subito che le <span style="font-style: italic;">perose</span> originali andrebbero cotte in questi magici sacchetti very professional... ed io infatti, qui, aprivo il post dicendo <span style="font-style: italic;">"l'idea nasce da... "</span>, ma poi s'arriva ad un cartoccio di banale carta argentata agevolmente rimediata in dispensa. Come se non bastasse, il resto è addirittura più immediato, si procede a strati: fettina di <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.ars-alimentaria.it/schedaProdotto.do?idProdotto=2208436&siglaRegione=&tipologia=">pera coscia</a>, fettina di <span style="font-style: italic;"><span style="font-weight: bold;">pane nero, </span></span>preferibilmente di segale per una versione decisamente rustica (<span style="font-style: italic;">le perose di Sandra, tra l'altro, prevedevano il </span><a style="font-style: italic;" href="http://www.cavolettodibruxelles.it/2005/12/pain-depices"><span style="font-weight: bold;">pain d'épices</span></a><span style="font-style: italic;"> e quindi tutto dipende dal risultato che c'avete anche un po' in mente voi, più o meno dolce, più dessert e meno antipasto o viceversa)</span><span style="font-style: italic;">, </span> <span style="font-weight: bold; font-style: italic;">formaggio di capra </span><span>fresco</span> e cremoso, aromatizzato con fili d'<span style="font-weight: bold; font-style: italic;">erba cipollina</span> tagliuzzati grossolanamente, un rivolo di <span style="font-weight: bold; font-style: italic;">miele d'arancio</span>, poca granella di <span style="font-weight: bold; font-style: italic;">pistacchi</span>, <span style="font-weight: bold; font-style: italic;">pepe nero</span> fresco di macina, un pizzico di <span style="font-weight: bold; font-style: italic;">fior di sale. </span> Avanti così con gli strati fino ad esaurire le fettine di pera, s'impacchetta il tutto e s'inforna a 200 gradi per 10-15 minuti (<span style="font-style: italic;">le pere dovranno ammorbidirsi, ma restare ancora croccanti</span>). Sfornare e servire immediatamente.<br /></div><br /><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">Ah Sandra, buon compleanno neehh!!! :))<br /><br /></span>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-66784876245973418172010-05-18T08:18:00.002+02:002010-05-18T18:21:23.018+02:00Zucchine ripiene<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_GIY2MyBYI/AAAAAAAAEsI/vzIE65kXuq8/s1600/zucchine_ripiene.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_GIY2MyBYI/AAAAAAAAEsI/vzIE65kXuq8/s400/zucchine_ripiene.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472304982679225730" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Sole ingannevole al mattino, pioggia per il resto della giornata e, ahimè, va avanti così da giorni. So con certezza d'avere le ossa, in particolare la zona <span style="font-style: italic;">collo e dorsali</span>, ben imbevute dell'umidità dei giorni scorsi <span style="font-style: italic;">(chè anche Milano era messa proprio bene)</span>, ma per esorcizzare il tutto, lascio che le amate zucchine vengano finalmente a me, e cedo ad una delle ricette più divertenti e versatili della bella stagione. Siete già andati a vedere <a href="http://www.youtube.com/watch?v=3TZcjG_HSPw"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">Cosa voglio di più</span></a>? Io sì, perchè soprattutto c'è <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Alba_Rohrwacher">Alba Rohrwacher</a>, secondo me talentuosa ed espressiva in maniera tenera e toccante, un'attrice italiana che<span style="font-style: italic;"> (strano, ma vero)</span> tende a piacermi davvero tanto, e fa nulla se il film non è propriamente all'altezza, intanto c'è lei. L'attrice italiana dalle fattezze meno mediterranee dello stivale... e comunque, ad un certo punto della pellicola, si cenava famelicamente a base di zucchine ripiene. Il resto della storia è che, per un sano equilibrio psico-fisico, ciò che vedi e desideri, devi anche cucinartelo e gustartelo al massimo il giorno dopo, per cui voilà. Parentesi sullo svuotamento delle zucchine, e cioè sul fatto che secondo alcuni andrebbero prima sbollentate, intere, poi svuotate, farcite... io sarei del partito del no, tutto direttamente in forno per provare a tenerle ancora un po' croccantine, assolutamente non amare e, soprattutto <span style="font-style: italic;">fondenti</span>: guscio e farcitura che diventano un tutt'uno goloso. Assaggiate con salumi e formaggi a rotazione, ma continuo a preferirle con il buon vecchio tonno sott'olio made in <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.esperya.com/Esperya/sv1.do">Esperya</a> (quello rosso <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.esperya.com/Esperya/Prodotto.do?link=ln1526&sp=page18&cond216=30005001">Campisi</a>): il bello è che viene conservato a filetti interi, per cui niente pappetta informe ed acquosa, bensì una ricca polpa turgida da sminuzzare quanto basta... e vista l'attesa, credo sinceramente che le amate zucchine se la meritino proprio, una polpa così! ;))<br /></div><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Zucchine ripiene al tonno</span><br /><span style="font-style: italic;">(preferite le romanesche, quelle con la buccia chiara)</span><br /><span style="font-weight: bold;"><br />4 zucchine non troppo grandi</span> <span style="font-weight: bold;"><br />1 uovo pref. biologico</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 cucchiaio di pecorino grattugiato</span> <span style="font-weight: bold;"><br />300 g di tonno sott'olio sgocciolato</span><br /><span style="font-weight: bold;">1/2 limone pref. non trattato</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 cucchiaio di menta fresca tritata</span><br /><span style="font-weight: bold;">pinoli</span> <span style="font-weight: bold;"><br />sale e pepe</span><br /><br /><div style="text-align: justify;">Lavate ed asciugate le zucchine, spuntatele e dividetele in due nel senso della lunghezza. Molto delicatamente, utilizzando un piccolo <a href="http://www.alberghiera.it/page.asp?idc=420#scavino-per-zucchine"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">scavino</span></a>, estraete parte della polpa interna, salate le zucchine, adagiatele sulla teglia del forno coperta da apposita carta e cuocetele in forno già caldo a 200 gradi per dieci minuti. Intanto, preparate la farcitura: con una forchetta, sminuzzate grossolanamente il tonno, amalgamatelo all'uovo leggermente sbattuto, unite anche la menta, il pecorino, la buccia grattugiata del 1/2 limone, i pinoli tostati e poco pepe (non ho salato la farcitura!). Con questo composto, aiutandovi con un cucchiaino, riempite i gusci di zucchine già passati in forno e proseguite la cottura per ulteriori 20-3o minuti (controllate che la superficie sia ben dorata e le zucchine morbide, ma non sfatte). Estraete quindi dal forno e servitele appena tiepide.<br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-63814715230435632112010-05-17T12:43:00.001+02:002010-05-17T14:41:13.368+02:00In cucina con Kraft<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_D1RkFjjVI/AAAAAAAAEpY/CBgRF71c714/s1600/sottilette.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_D1RkFjjVI/AAAAAAAAEpY/CBgRF71c714/s400/sottilette.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472143229348711762" border="0" /></a>Venerdì scorso ero al Tetaro 7 di Milano, intenta a spassarmela con una manciata di colleghe<span style="font-style: italic;"> foodbloggers</span> e poi vediamo, a conti fatti, con poco meno d'una tonnellata di sottilette Kraft da rigirarsi in qualche modo tra le mani. Premessa: leggo e rileggo le varie mail inviate dall'organizzazione e le condizioni erano ovviamente più che chiare... <span style="font-style: italic;">"vietatissimo portare da casa fette di caciocavallo silano et similia, per farsi venire in mente di barare spudoratamente proprio sul più bello"</span>! Perchè nel caso non si fosse capito, tutto l'ambaradan era niente di più (<span style="font-style: italic;">e niente di meno</span>) che un palesissimo evento promozionale, dal volto umano però! :)) E quindi è finita <span style="font-style: italic;">(iniziata?:))</span> che <span style="font-style: italic;">Precisina</span> sarebbe adesso una specie di <span style="font-style: italic;">gastro-testimonial</span> della porta accanto <span style="font-style: italic;">(lei e le sue degne compagne d'avventura, ovviamente)</span>, come dire, una che risolve le giornate delle donne-mamme-lavoratrici con orari intentissimi, e che non hanno il tempo di respirare, figuriamoci di star lì ad affettarsi il formaggio per il gratin da infilare in forno un attimo prima di fiondarsi a caricare la lavatrice e pure tutto il resto magari! :)) Touché! Sintetizzando per chi non c'era, il senso della storia era rispolverare la mitica ricetta della nonna e rimasterizzarla con l'utilizzo della sottiletta <span style="font-style: italic;">(<a href="http://www.kraftfoods.it/kraft/page?siteid=kraft-prd&locale=itit1&PagecRef=2310&Mid=2310"><span style="font-weight: bold;">cremosa</span></a>) </span>Kraft. E quindi docilmente, rispolvero le mie inossidabili <a href="http://mammachebuono.blogspot.com/2008/05/friggiche-ti-passa.html"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">frittelle</span></a> di pasta cresciuta, sostituisco la mozzarella con una pallina di sottiletta<span style="font-style: italic;"> (in pratica, ne stacco un pezzetto e me lo appallottolo tra i palmi delle mani, come nella migliore tradizione polpettosa insomma)</span>, bardo il tutto con un filetto di alice sott'olio, immergo nella pastella al pecorino, pocopoco cresciuta... e friggo con allegria. Eheheh, molto più semplice e indolore di quanto potessi pensare. :)) Ed ecco che inaspettatamente gli ascolti iniziano perfino a salire... tipo che le amiche <span style="font-style: italic;">(e le amiche delle amiche)</span> aspettano con ansia anche le ricette proposte delle altre ragazze perchè, udite udite, le italiane comprerebbero sottilette a iosa. E quindi il mio personalissimo bilancio (<span style="font-style: italic;">con tanto di modestissima morale nascosta tra le righe</span>) si sintetizza velocemente così: felice d'essermi prestata al gioco (<span style="font-style: italic;">e meravigliatissima del contesto generale, dell'organizzazione impeccabile, del budget investito dall'azienda... e non lo dico per piaggeria, ma perchè son cose che vedo tutti i giorni sul campo e v'assicuro che non è proprio scontatissima come cosa, l'ho detto!</span>), felice d'esser cresciuta come persona e foodblogger, felice dell'incontro con alcune <span style="font-style: italic;">colleghe</span> (<span style="font-style: italic;">e finalmenteee, delle presentazioni ufficiali con quelle che ancora non conoscevo di persona, e c'è sempre un'emozione grande in questi casi!</span>)... chè tanto potremmo anche star qui a disquisirne fino a domani, alla fine decide soprattutto la dispensa! Per cui, da una parte <span style="font-style: italic;">noi</span> che lanciamo l'idea, preferibilmente con gusto, fantasia ed aggiungerei un minimo di flessibilità prima di tutto mentale...<span style="font-style: italic;"> </span>per il resto, bè, fate voi. E felice spesa a tutti, <span style="font-style: italic;">nè</span>! ;)))<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Nota: </span>per tutti i sottilettari convinti, dell'evento ne parlano anche: <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.fiordifrolla.it/sformato-di-spinaci-alla-bolognese-con-sottilette-le-cremose-per-il-kraft-cooking-session.html">Fior di frolla</a>, <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://semidipapavero.blogspot.com/2010/05/kraft-cooking-session-2010-volti.html">Semi di papavero</a>, <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://chezbabs.blogspot.com/2010/05/kraft-blogger-cooking-session-milano.html">Chez Babs</a>, <a href="http://iocomesono-pippi.blogspot.com/2010/05/kraft-cooking-session-vol2-chi-cera.html"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">Io così come sono</span></a>, <a href="http://senzapanna.blogspot.com/2010/05/evento-kraft-2010-milano.html"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">Senza panna</span></a> e <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://dolcienonsolo.myblog.it/">Dolci e non solo</a>.<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Nota/bis</span>: e c'erano anche <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://www.untoccodizenzero.it/">Un tocco di zenzero</a> (<span style="font-style: italic;">alla super direzione dei fornelli</span>:)), <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://aniceecannella.blogspot.com/">Anice e Cannella </a>(<span style="font-style: italic;">troppo presa dalle sue mitiche foto per pensare di cucinare, vero Paolè?!</span>:))), <a href="http://fiordilatte-appuntidicucina.blogspot.com/"><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Fior di latte</span></a>, <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://lamercantedispezie.blogspot.com/">La mercante di spezie</a>, <a href="http://lacuocapasticciona.blogspot.com/"><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">La cuoca pasticciona</span></a> e <a href="http://lacucinadiadina.blogspot.com/"><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">La cucina di Adina</span></a>.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EDmzbmjcI/AAAAAAAAErY/dxyhk5ZgfOw/s1600/sandra2.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EDmzbmjcI/AAAAAAAAErY/dxyhk5ZgfOw/s400/sandra2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472158987407756738" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EC2tWmXeI/AAAAAAAAEqw/QlLEaVJsPko/s1600/panoramica.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EC2tWmXeI/AAAAAAAAEqw/QlLEaVJsPko/s400/panoramica.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472158161142439394" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EB6-wh6OI/AAAAAAAAEpo/PJH0o8AzH-I/s1600/forchetta.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EB6-wh6OI/AAAAAAAAEpo/PJH0o8AzH-I/s400/forchetta.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472157135022450914" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EBvIxMvuI/AAAAAAAAEpg/GpjQG2sVYVI/s1600/dolci_e_non_solo.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EBvIxMvuI/AAAAAAAAEpg/GpjQG2sVYVI/s400/dolci_e_non_solo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472156931551182562" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EDK5m-tXI/AAAAAAAAErI/Kmk0yUIIrAY/s1600/roberto.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EDK5m-tXI/AAAAAAAAErI/Kmk0yUIIrAY/s400/roberto.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472158508029752690" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECFWre1tI/AAAAAAAAEpw/V1CJFk_GUEo/s1600/foto1.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECFWre1tI/AAAAAAAAEpw/V1CJFk_GUEo/s400/foto1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472157313242420946" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EJz9iWBtI/AAAAAAAAEsA/PYTbHHbfl8c/s1600/Work.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EJz9iWBtI/AAAAAAAAEsA/PYTbHHbfl8c/s400/Work.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472165810528454354" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECbxGgUeI/AAAAAAAAEqI/jKZdK3yZLV8/s1600/Foto.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECbxGgUeI/AAAAAAAAEqI/jKZdK3yZLV8/s400/Foto.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472157698292208098" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EEFSWwwvI/AAAAAAAAErw/g9Pd2YVVZKU/s1600/Timballo_Elga.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EEFSWwwvI/AAAAAAAAErw/g9Pd2YVVZKU/s400/Timballo_Elga.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472159511105028850" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EDuoeDEXI/AAAAAAAAErg/Tgdn_UWfNqw/s1600/sandra.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EDuoeDEXI/AAAAAAAAErg/Tgdn_UWfNqw/s400/sandra.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472159121904177522" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ED4b0dPEI/AAAAAAAAEro/fq-fFtceuGw/s1600/Sformatini_Sandra.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ED4b0dPEI/AAAAAAAAEro/fq-fFtceuGw/s400/Sformatini_Sandra.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472159290307198018" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECSXvoWkI/AAAAAAAAEp4/5RF-xOpRmvo/s1600/foto2.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECSXvoWkI/AAAAAAAAEp4/5RF-xOpRmvo/s400/foto2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472157536866556482" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EDPfmFyqI/AAAAAAAAErQ/iYyq5C-oneY/s1600/sandra1.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EDPfmFyqI/AAAAAAAAErQ/iYyq5C-oneY/s400/sandra1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472158586946046626" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECrQsDCGI/AAAAAAAAEqg/isE9bsejNZs/s1600/lory2.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECrQsDCGI/AAAAAAAAEqg/isE9bsejNZs/s400/lory2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472157964469209186" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECwJzbQJI/AAAAAAAAEqo/KwXS3cc675E/s1600/Lory.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECwJzbQJI/AAAAAAAAEqo/KwXS3cc675E/s400/Lory.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472158048520454290" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EC7ll_LmI/AAAAAAAAEq4/XLKPi0ti2bQ/s1600/paoletta.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_EC7ll_LmI/AAAAAAAAEq4/XLKPi0ti2bQ/s400/paoletta.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472158244958842466" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECg7n9AvI/AAAAAAAAEqQ/yjop9zK0mhg/s1600/frico.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECg7n9AvI/AAAAAAAAEqQ/yjop9zK0mhg/s400/frico.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472157787016200946" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECmIkLG6I/AAAAAAAAEqY/IeSqr-bEg6o/s1600/Giada.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECmIkLG6I/AAAAAAAAEqY/IeSqr-bEg6o/s400/Giada.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472157876389354402" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECXFIpaKI/AAAAAAAAEqA/oOpJ2CcfJAI/s1600/foto3.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S_ECXFIpaKI/AAAAAAAAEqA/oOpJ2CcfJAI/s400/foto3.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472157617770555554" border="0" /></a><br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-65659325076286409482010-05-13T07:47:00.001+02:002010-05-13T08:46:02.389+02:00Lisbona e baccalà con le patate<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-qstk-ZskI/AAAAAAAAEoI/2ShzUSc60Zk/s1600/tram.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-qstk-ZskI/AAAAAAAAEoI/2ShzUSc60Zk/s400/tram.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470374596414386754" border="0" /></a>Non avevo ancora accennato alla mia parentesi <span style="font-style: italic;">lisboeta</span>. Ma è stato un tale<span style="font-style: italic;"> mordi e fuggi</span> che sull'inevitabile strada del rientro, <span style="font-style: italic;">saudade</span> a parte (<span style="font-style: italic;">e cioè quel senso di sottile e contagiosa nostalgia di cui la città è assolutamente permeata</span>), pensavo già che alla prima cena-souvenir a base di baccalà sott'olio made in <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://www.lonelyplanet.com/portugal/lisbon/shopping/401063">Conserveira de Lisboa</a> (<span style="font-style: italic;">sì, ma non aspattatevi la mega fabbrica con magazzini in stile hangar, perchè è piuttosto un negozio molto caratteristico, gestito da un gruppetto di, molto plausibilmente, comari... interamente tappezzato di deliziose scatolette di latta contenenti le rinomatissime conserve artigianali di baccalà, tonno, sardine, sgombro ed altro ancora; e nel caso servisse la scatola-regalo, ce l'hanno!</span>), dicevo quindi che alla prima cena-souvenir... ne avrei approfittato per allegare anche due <span style="font-style: italic;">cosine</span> su quella che è stata, bene o male, la<span style="font-style: italic;"> 'nostra' </span>Lisbona. E che ci crediate oppure no (<span style="font-style: italic;">ma visto il soggetto, ci crederete di sicuro:)</span>), il tour lisboeta consisteva soprattutto in una serie di puntatine in luoghi, come dire, di mero gusto locale. Perchè il tempo era davvero poco e non m'andava di perdere la chicca mangereccia di turno in cambio d'una visita al museo, tanto per dire. Che poi ognuno ha un po' le debolezze sue, e comunque non credo ci sia più 'cultura locale' in un museo, che non in un trancio di <span style="font-style: italic;">bacalhau</span> <em>asado</em> (grigliato, ndr) assaggiato nella <span style="font-style: italic;">tasca</span> (taverna tipica, ndr) di turno. Sempre tanto per dire, eh. :)) Terminando, con un grazie di cuore alla cara <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://desperatehouseviz.blogspot.com/">DesperateHouseviz</a> che, da brava food blogger italiana residente a Lisbona, sapeva esattamente come farmene una golosa sintesi. Per cui<span style="font-style: italic;">... obrigada</span>! :))<br /></div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-qsTxY2dTI/AAAAAAAAEn4/BCQFx7TGOKA/s1600/finestre.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-qsTxY2dTI/AAAAAAAAEn4/BCQFx7TGOKA/s400/finestre.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470374153069950258" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-q3cIHkWqI/AAAAAAAAEow/6xiSBObGdjI/s1600/cane.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-q3cIHkWqI/AAAAAAAAEow/6xiSBObGdjI/s400/cane.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470386391238335138" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-q3Wur18bI/AAAAAAAAEoo/XC98QglFPJc/s1600/cielo.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-q3Wur18bI/AAAAAAAAEoo/XC98QglFPJc/s400/cielo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470386298511815090" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-q3rZf0A4I/AAAAAAAAEpA/rp7u22YlnXE/s1600/castagne.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-q3rZf0A4I/AAAAAAAAEpA/rp7u22YlnXE/s400/castagne.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470386653601465218" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-q3jctSQNI/AAAAAAAAEo4/aKit24kuAro/s1600/castello.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-q3jctSQNI/AAAAAAAAEo4/aKit24kuAro/s400/castello.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470386517024325842" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-q29KX-h5I/AAAAAAAAEog/MLdEiTDMSrw/s1600/donna.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-q29KX-h5I/AAAAAAAAEog/MLdEiTDMSrw/s400/donna.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470385859268085650" border="0" /></a><div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-q2taUf5aI/AAAAAAAAEoY/IZ3v_dMA7X8/s1600/pasteis_inside.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-q2taUf5aI/AAAAAAAAEoY/IZ3v_dMA7X8/s400/pasteis_inside.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470385588670555554" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-q3yupUbZI/AAAAAAAAEpI/bSBLOF4l6V0/s1600/lampione.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-q3yupUbZI/AAAAAAAAEpI/bSBLOF4l6V0/s400/lampione.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470386779537567122" border="0" /></a><br /><span style="font-style: italic;">Conserveira</span> a parte, altra tappa necessaria è quella all'<a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://www.pasteisdebelem.pt/en.html">Antiga Confeitaria de Belèm</a> (<span style="font-style: italic;">noto quartiere di Lisbona</span>), e la ragione ha la forma di una piccola tortina dall'involucro sfogliosissimo e croccante, all'interno una crema morbidissima, profumata di cannella e vagamente <span style="font-style: italic;">bruciacchiata </span>in superficie. Da gustare preferibilmente tiepida... e che m'avrebbe ricordato un po' la sfogliatella napoletana (<span style="font-style: italic;">come del resto i lisboeti stessi, un po' napoletani nell'intimo</span>:)), ma ovviamente me ne guarderei bene dal dichiararlo spudoratamente in giro. :))<br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"><br />Postilla:</span> queste tipicissime pastéis si trovano davvero in ogni angolo della città, ma quelle della confeitaria de Belèm sono assolutamete il top; e comunque, inutile anche solo pensare di provarci, la ricetta è insidacabilmente segreta!<br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Postilla/bis:</span> non lasciatevi scoraggiare dalla coda di aspiranti mangiatori che fa da perenne cornice alla confeitaria! In realtà la fila scorre molto velocemente e, prima di quanto possiate immaginare, sarete già lì a decidere se spolverizzare la vostra tortina con la bustina di cannella che vi consegnano in bonus, oppure lasciarla semplicemente così com'è (<span style="font-style: italic;">io spolverizzavo</span>:)).<br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"><br />E per spostarsi velocemente?</span> Elevadores, eléctricos e sicuramente la mitica linea 28, quella che attraversa tutti i quartieri più antichi. Impensabile andare a Lisbona e non provare l'ebrezza (<span style="font-style: italic;">e l'alta velocità, nonostante le salite, le discese ripidissime, ma sono dei pazziiii!</span>) di questi suggestivi tram fatti di legno dentro e latta colorata fuori, fotogrammi neorealisti che schizzano via rapidissimi, mentre appoggiati al finestrino non si riesce a smettere di guardare fuori. <span style="font-style: italic;">"Com'era umano il tintinnio metallico dei tram" (</span><a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Fernando_Pessoa">Fernando Pessoa</a><span style="font-style: italic;">).</span><br /><br /></div><div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-qrAvt0yAI/AAAAAAAAEnw/OGjS4TnHuSk/s1600/Baccal%C3%A0_Patate.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 354px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-qrAvt0yAI/AAAAAAAAEnw/OGjS4TnHuSk/s400/Baccal%C3%A0_Patate.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470372726691907586" border="0" /></a><br />La tipica cucina lisboeta è semplice e generosa (<span style="font-style: italic;">anche nelle porzioni</span>). Priva di sofisticazioni, fatta soprattutto di carni e pesci stufati o magari grigliati, una materia prima sceltissima, sempre fresca e legata alle più antiche tradizioni di pescatori e contadini.<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Baccalà sott'olio, consigli per l'uso</span><br /><br />Patate novelle cotte con la buccia, aperte e schiacciate sommariamente con una forchetta; baccalà sott'olio<span style="font-style: italic;"> (in alternativa, normalissimo baccalà ammollato, dissalato e poi cotto al vapore oppure bollito)</span>, pomodori, cipollotti cotti in forno con un'idea d'olio d'oliva e di zucchero, qualche cappero ben dissalato qua e là... e per condire, un'emulsione a base d'olio extravergine d'oliva, poco sale, pepe, origano fresco e spicchio d'aglio (da schiacciare e lasciar marinare nell'olio per almeno mezz'ora).<br /></div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-qq7E__m_I/AAAAAAAAEno/3qQOigRw5Dw/s1600/baccal%C3%A0_scatola.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 367px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-qq7E__m_I/AAAAAAAAEno/3qQOigRw5Dw/s400/baccal%C3%A0_scatola.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470372629326044146" border="0" /></a>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-28684888054408775202010-05-12T08:22:00.005+02:002010-05-13T07:23:29.463+02:00Piselli strapazzati<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-pXmM4Uf4I/AAAAAAAAEnI/uzmaSH1O11c/s1600/Piselli_Strapazzati.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 389px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-pXmM4Uf4I/AAAAAAAAEnI/uzmaSH1O11c/s400/Piselli_Strapazzati.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470281011198984066" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Di base, le <a style="font-weight: bold;" href="http://mammachebuono.blogspot.com/2009/12/scrambled-eggs-con-salvia-e-tartufo.html">già</a> <a style="font-weight: bold;" href="http://mammachebuono.blogspot.com/2010/03/uova-con-la-polpa-di-granchio.html">citate</a> <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://en.wikipedia.org/wiki/Scrambled_eggs">scrambled eggs</a>... altrimenti dette, uova strapazzate di noi altri. Un tipo di preparazione che tende a piacermi parecchio e che utilizzo come puro e semplice atto di rifocillamento istantaneo <span style="font-style: italic;">(ed energetico)</span>, con del pane nero in accompagnamento, quasi mai a colazione però (<span style="font-style: italic;">come invece vorrebbe la migliore delle tradizioni anglosassoni... piuttsto questa è un'abitudine che riservo alle mie colazioni all'estero, ma sarà anche un po'subcosciente come cosa, boh</span>:)). Per l'occasione (<span style="font-style: italic;">e così il post mi prende un senso tutto nuovo, tipo che assolutamente non si poteva più star senza</span> ;)), tecnica di strapazzamento suggerita dal <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://www.bonappetit.com/">Bon Appetit</a> di Aprile, con la <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Cr%C3%A8me_fra%C3%AEche"><i><b>crème fraîche</b></i></a> in luogo del latte, ma sostituibile anche con della panna fresca se vi va. E di sicuro è un qualcosa che rende tutto molto più soffice e cremoso del solito... e questo lasciatevolo dire da chi strapazza spesso, <span style="font-style: italic;">'nzomma</span>. :)) Infine, hooop, piatto trasformato in una specie di ventata fresca di primavera, grazie ai pisellini freschissimi trovati dal comodissimo fruttivendolo sotto casa, qualche filo d'erba cipollina prelevato dalla comodissima pianta posizionata sul balcone della cucina, una grattatina di <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.esperya.com/Esperya/Prodotto.do?link=ln1526&sp=page18&cond216=30044901">Parmigiano 36 mesi</a> fattomi comodomente recapitare a casa... una ragazza fraccomoda, ecco! :))<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Piselli strapazzati</span><br /><span style="font-style: italic;">per due</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">500 g di piselli pref. freschi </span>(già sgranati)<br /><span style="font-weight: bold;">6 uova pref. biologiche</span><br /><span style="font-weight: bold;">5 cucchiai di </span><b>crème fraîche</b> (oppure panna/latte)<br /><span style="font-weight: bold;">1 cucchiaio di erba cipollina tritata</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 cucchiaio di Parmigiano grattugiato</span><br /><span style="font-weight: bold;">sale e pepe</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">burro per ungere la padella</span><br /><br />Sbattere velocemente le uova con la crème fraîche, i piselli, l'erba cipollina, sale e pepe: quanto basta ad amalgamare il tutto. Ungere leggermente una padella antiaderente di medie dimensioni, versarvi il composto di uova assicurandosi di ricoprire l'intera superficie. Lasciar cuocere a fiamma vivace per qualche minuto, senza mai toccare il composto. Abbassare quindi la fiamma e, con una spatola, iniziare a scomporre (e strapazzare) il composto, girandolo e ripiegandolo più volte su se stesso: otterrete dei grossi fioccchi dalla cosnsistenza cremosa. Continuare a cuocere (sempre a fiamma bassa) finchè le uova non si saranno rapprese del tutto, completare con il Parmigiano e servire immediatamente... con del pane nero abbrustolito.<br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-36275665523869513212010-05-11T08:45:00.003+02:002010-05-11T09:51:07.856+02:00Melanzane al cartoccio<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-kAVbsGHbI/AAAAAAAAEmw/oX4FSw8WdUk/s1600/melanzana_cartoccio.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 318px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-kAVbsGHbI/AAAAAAAAEmw/oX4FSw8WdUk/s400/melanzana_cartoccio.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469903590628138418" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Può capitare che la mezz'oretta fisiologica per l'aggiornamento del blog <span style="font-style: italic;">(che poi non è mai mezz'ora sic et simpliciter, visto che il piatto del giorno devi averlo preventivamente cucinato, poi agghindato un minimo, messo in posa, ecc ecc)</span>, come dire, può accadere che l'aggiornamento mattutino, qualche volta, salti (<span style="font-style: italic;">ve ne sarete già accorti, ma così, giusto per cospargersi il capo di cenere e fare il mea culpa</span>). Solo che, se magari l'ultima ricetta inserita è pure pocopoco laboriosetta, di quelle che tirano sicuramente più di altre... tipo che la <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://mammachebuono.blogspot.com/2010/05/torta-sensazione-di-cannolo-siciliano.html">torta-cannolo</a> di ieri, oggi potevate anche riguradarvela con più calma, nei dettagli insomma, decidere di lanciarvi nell'esperimento <span style="font-style: italic;">scorcia</span>-<span style="font-style: italic;">cotta-in-forno</span>, oppure cedere alla classica pasta brisée... ma non ce l'ho fatta. A lasciarvi anche un solo giorno di più senza sapere di questa cosina semplicissima ed estremamente veloce da preparare, nata quasi per caso e mettendo insieme un po' di ricordi e, soprattutto, un po' d'ingredienti buoni rubati alla dispensa. E quindi eccoci, doveste ritrovarvi sul groppone un paio di grosse e grasse melanzane, con la profonda intenzione di farci qualcosa di gustoso, ma senza troppi danni collaterali (<span style="font-style: italic;">e qualcuno, qui, deve aver mangiato troppa torta di compleanno!!!</span> :)), un'idea potrebbe essere, per esempio, quella di cuocerla al cartoccio. Ed è sicuramente una melanzana che ricorda anche altro, per esempio la <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://mammachebuono.blogspot.com/2008/08/melanzane-ancora.html">melanzana a scarpone</a> di mia nonna, solo che lì la polpa va estratta, fritta e reinserita nell'involucro. E ricorda anche un po' le <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://www.epicurious.com/recipes/food/views/Miso-Glazed-Eggplant-109748">melanzane glassate al miso</a> assaggiate in Giappone, forse un po' per la presentazione generale (<span style="font-style: italic;">incidere la polpa serve chiaramente a far penetrare tutti i sapori all'interno</span>). Infine, ricorda una certa ricetta siciliana rubata su un <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://forum.alfemminile.com/forum/cuisine1/__f56683_cuisine1-Grigliata-di-pesce-quale-contorno-antipasti.html">forum di cucina</a> anni addietro: credo si chiamassero <span style="font-style: italic;">'melanzane a manuzza'</span> e c'era la questione del praticare i famosi taglietti per inserirvi <span style="font-style: italic;">roba</span> a dir poco gustosa, ma anche lì era anche tutto molto fritto nell'insieme, e quindi per ovvie ragioni è un po' di questo, un po' di quello, ma anche un bel niente di tutto ciò. E visto che a momenti, per dire veramente quattro scemenze, stiamo per sforare la mezz'oretta fisiologica di cui prima... :))<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">...come si preparano</span>: lavare ed asciugare delle melanzane piuttosto polpose, spuntarle, aprirle a metà nel senso della lunghezza e, con un coltellino a lama liscia ben affilato, praticare delle incisioni sull'intera polpa (dovrete ottenere una griglia); inserire nelle varie incisioni filetti di alici (<span style="font-style: italic;">io, quelli </span><a style="font-style: italic;" href="http://www.esperya.com/Esperya/Prodotto.do?link=ln1526&sp=page18&cond216=30007501"><span style="font-weight: bold;">Delfino Battista</span></a><span style="font-style: italic;">, sono belli cicciotti e, soprattutto, non si perdono in cottura</span>) e pezzetti di <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://www.esperya.com/Esperya/Prodotto.do?link=ln1526&sp=page18&cond216=30037101">pecorino sardo fresco</a> (<span style="font-style: italic;">che, se ancora non l'avete assaggiato, fatelo!</span>); inserire anche qualche rametto di origano fresco qua e là e terminare con una spolverata di pepe nero fresco di macina (non ho aggiunto sale); avvolgere le mezze melanzane nella carta argentata, chiudere bene ed infornare a 200 gradi per 20 minuti; estrarre, aprire il cartoccio, infornare nuovamente e proseguire la cottura per circa dieci minuti; servire appena tiepida, con un filo d'olio extravergine d'oliva a crudo.<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Nota:</span> l'idea suggerita per la farcitura, benchè buona da svenire, è chiaramente soltanto indicativa. Quindi divertitevi anche con altro... e poi magari fateci sapere. ;))<br /><br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-7026541272084004892010-05-10T08:33:00.014+02:002010-05-11T08:43:58.218+02:00Torta (sensazione di) cannolo siciliano<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-ezUDPyctI/AAAAAAAAEmY/tpGZ4aW0GlM/s1600/cannolo.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-ezUDPyctI/AAAAAAAAEmY/tpGZ4aW0GlM/s400/cannolo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469537429515039442" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Non sapevo bene come chiamarla - basterebbe forse descriverla, quello sì - ed ecco quindi che ho finito per prendere in prestito una delle tipicissime genialate firmate <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.2spaghi.it/ristoranti/lazio/rm/roma/pizzarium">Gabriele Bonci</a>, <span style="font-style: italic;">er principe der lievito romano</span>... perchè non so se siete mai arrivati da lui verso ora di pranzo/cena e magari c'avete trovato la pizza <span style="font-style: italic;">'sensazione di lasagna'</span>, tanto per dire. Buonissima, con tutti quei sapori caratteristici e connotanti... della lasagna, appunto. Assaggiate, socchiudete gli occhi e la sensazione è esattamente quella lì, nè più nè meno. E quindi, siccome c'avevo (sor)riso su, ma anche riflettuto quanto basta, colgo al volo l'occasione della (mia) torta-cannolo per rubargli questa cosa del 'nome' fortemente evocativo (<span style="font-style: italic;">nel senso, della familiarità con ciò che evoca</span>) e la ricetta è quella del cannolo siciliano classico, trovata <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://www.ricettedisicilia.net/dolci/il-cannolo-siciliano-la-ricetta-originale-e-gli-aneddoti/">qui</a> (<span style="font-style: italic;">con piccolissime variazioni sul tema, ma robetta talmente minima che nemmeno ci si fa caso</span>). Per cui sugna (<span style="font-style: italic;">ed io che pensavo che quest'anno, glissando la parentesi pastiera, glissavo pure l'opzione sugna semi-utilizzata e lasciata a morire in frigo... perchè è così che andrà a finire</span>), marsala, aceto, poco cacao... nel caso non ve ne foste accorti, la sfoglia (<span style="font-style: italic;">anzi, la scorcia</span>) dei cannoli è particolarissima, un po' scura, profumata all'inverosimile, croccante (<span style="font-style: italic;">e infatti il cannolo andrebbe rigorosamente farcito un attimo prima dell'assaggio</span>), solo che m'ero impuntata sulla questione <span style="font-style: italic;">"e se facessi tutto come da ricetta e poi, invece di friggere, stendo nello stampo ed infilo direttamente in forno??!!"</span>. Si sappia, l'operazione è agevole, potete tranquillamente provarci, abbiate la cura di stenderla davvero sottile ed il gioco è fatto. Per boh, sarà pure che, friggendo, il gusto in generale prende nuove forme e consistenze... ad essere sincera fino in fondo, l'avrei trovata pocopoco pesantina e stucchevole. E sicuramente non friabile, ma più compatt<span style="font-style: italic;">-ina</span>... vabbè, giro di parole per dire che, al secondo giro, c'è scappata una pasta brisée classica, senza zucchero ed il risultato m'è piaciuto decisamente di più. Ma comunque, nel caso, tenetemi informata! :))<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Un cannolo buonobuono a Roma?</span><br />Quello di <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://www.cristallidizucchero.it/">Cristalli di Zucchero</a> non è affatto male, ancora meglio quello di <a style="font-weight: bold;" href="http://www.ciuri-ciuri.it/"><span style="font-style: italic;">Ciuri Ciuri</span></a>... ma anche sull'argomento, manco a dirlo, tenetemi informata! ;-)<br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"></span><br />Ed i lettori mi tengono giustamente informata... segnalandomi, anzi, segnalando a noi tutti i magnifici cannoli del bar <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://www.06blog.it/post/182/mizzica-che-granita/">Mizzica</a> (<span style="font-style: italic;">ok appuntato in agenda, con priorità alta</span>).<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-e1sa_rbSI/AAAAAAAAEmo/KRBvBDpJ2Mo/s1600/cann_in.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 257px; height: 400px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-e1sa_rbSI/AAAAAAAAEmo/KRBvBDpJ2Mo/s400/cann_in.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469540047230037282" border="0" /></a><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Torta (sensazione di) cannolo siciliano</span><br /><br /><span style="font-style: italic;">per la base:</span><br /><span style="font-weight: bold;">250 g di farina</span><br /><span style="font-weight: bold;">35 g di strutto</span><br /><span style="font-weight: bold;">20 g di zucchero semolato</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 uovo</span><br /><span style="font-weight: bold;"> un pizzico di sale</span><br /><span style="font-weight: bold;">7 g di cacao amaro</span><br /><span style="font-weight: bold;">30 g di Marsala secco</span><br /><span style="font-weight: bold;">30 g di aceto bianco</span><br /><br /></div><span style="font-style: italic;">per farcire:</span><br /><span style="font-weight: bold;">500 g di ricotta di pecora freschissima</span><br /><span style="font-weight: bold;">300 grammi di zucchero</span><br /><span style="font-weight: bold;"> 1 pizzico di cannella macinata</span><br /><span style="font-weight: bold;">1/2 stecca di vaniglia</span><br /><span style="font-weight: bold;">75 g di gocce di cioccolato fondente</span><br /><span style="font-weight: bold;">4 scorzette di arance candite</span><br /><span style="font-weight: bold;">granella di pistacchi per guarnire</span><br /><br /><div style="text-align: justify;">Per la crema di ricotta (da fare un giorno prima): sgocciolate la ricotta in modo da eliminare la maggior parte di siero. Lavoratela accuratamente con lo zucchero, lasciate riposare per un’ora e, quindi, setacciatela. Unite la cannella, il contenuta della 1/2 bacca di vaniglia, le scorzette di arancia candita finemente tritate e le gocce di cioccolato fondente. Coprite e lasciate riposare in frigorifero per 24 ore.<br />Per l'involucro: con l'aiuto di un mixer da cucina (potete anche fare tutto a mano, oppure con un'impastatrice, però secondo me il mixer è davvero perfetto:)), mescolate farina, zucchero, cacao e sale. Aggiungete lo strutto ed amalgamate bene, unite quindi l'uovo e, continuando a frullare, aggiungete il Marsala e l’aceto: otterrete un impasto morbido, ma abbastanza consistente e non colloso. Formate una palla, appiattitela leggermente, avvolgetela nella pellicola da cucina e lasciate riposare in frigorifero per almeno un’ora. Quindi, stendete ad uno spessore di 2-3 mm (se serve, aiutatevi con poca farina per non fare attaccare l'impasto al mattarello, l'ideale sarebbe stenderlo tra due fogli di carta da forno) ed utilizzate per foderare uno stampo da 24 cm di diametro, leggermente imburrato ed infarinato. Praticate dei fori con i rebbi di una forchetta, coprite con un foglio di carta da forno, sistematevi sopra dei legumi secchi (oppure le perle di ceramiche per uso pasticceria, ma anche uno stampo più piccolo, l'importante è far peso in modo che la base, cuocendo senza farcitura, non si gonfi). Cuocete a 180 gradi per 15 minuti, quindi estraete, eliminate la carta da forno con i legumi (o ciò che avrete utilizzato) e lasciate asciugare in forno ancora dieci minuti. Estraete e lasciate raffreddare completamente. Conservate in frigorifero fino al momento dell'utilizzo. Farcite con la crema di ricotta solo un attimo prima di servire e completate spargendo la granella di pistacchi su tutta la superficie della torta.<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Nota: </span>se, invece, preferite una normale pasta brisée, rigorosamente non zuccherata (io, col senno di poi... penso seriamente di preferirla), la ricetta precisa ed infallibile la trovate <a href="http://mammachebuono.blogspot.com/2008/08/brise-al-vino-bianco-e-doverosa-torta.html"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">qui</span></a>. :))<br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com24tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-6970480413305340092010-05-06T10:04:00.002+02:002010-05-06T10:36:45.981+02:00Cucinare asparagi<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-F6gdFMyAI/AAAAAAAAElg/nnUBZ8ReuBo/s1600/Asparagi1.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 368px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-F6gdFMyAI/AAAAAAAAElg/nnUBZ8ReuBo/s400/Asparagi1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5467786120585332738" border="0" /></a>Ma quanto mi piacciono gli asparagi? Uhm, in realtà andrei un po' a periodi, anzi (<span style="font-style: italic;">trattandosi di stagionalità allo stato puro</span>), andrei decisamente ad annate. E questa è decisamente un'annata favorevole. Ieri ne avrei mangiati sia a pranzo che a cena e quindi nulla, ero lì a pensarci su, a calarmi in questo gusto un po' morbido, ma anche pungente, sicuramente caratteristico, con quel lievissimo rimando al carciofo e tutto il resto, bè, la conclusione sarebbe stata che non è che l'asparago mi piaccia ad anni alterni, piuttosto qualche volta mi prende il blocco mentale da pulitura, bollitura, salvataggio punte (<span style="font-style: italic;">che sono delicate</span>)... perchè danno puntualmente un gran bel da fare, stì signorini qui. E soprattutto, anche dopo aver fatto tutto quanto dovuto, non è mica scontato che la procedura sia stata proprio quella ortodossa, quella più gastro-botanicamente corretta. Primo passo: la conservazione. Dicono che, dopo l'acquisto, andrebbero avvolti in un canovaccio umido e consumati il prima possibile per evitare che induriscano troppo. Secondo passo, la pulitura. Via sicuramente l'estremità più chiara e legnosa e poi giù di pelapatate/coltellino affilato per eliminare le foglioline e la buccia più esterna... o andrebbero magari lasciati così come sono (<span style="font-style: italic;">estremità legnosa a parte</span>)? Saremo mica alle solite questioni di mero gusto personale, un po' come per la pelle delle fave, tanto per dire? Decisamente, la sottoscritta preferisce <span style="font-style: italic;">'sfogliarli'</span> un minimo, ne adoro la tenerezza e invece tende a starmi un po' antipatica la fase in cui estraggo filamenti asparaginosi dalla bocca... e vedrete che adesso ci faranno notare che, così, eliminiamo anche tutti i principi nutritivi, ma pace lo stesso! ;-) Questione di gusti quindi, ma anche di asparago in se per sè: se (<span style="font-style: italic;">siete fortunatissimi e</span>) li trovate sottilissimi, decisamente freschi, bè potreste agevolmente evitare di dedicarvi ad opere certosine e consumate l'asparago così com'è. Terzo passo, la cottura. Bolliti, immersi verticalmente in un bel pentolone colmo d'acqua leggermente salata, con le punte che spuntano fuori (<span style="font-style: italic;">perchè se le bollite con tutto il resto, finirete per rovinarle miseramente</span>), ma anche stufati in padella con poco liquido, terza possibilità la cottura al vapore, anche per tenerli magari un po' più al dente... ok, e adesso?<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-JtXWgKBBI/AAAAAAAAElo/7IXBSVefuWQ/s1600/Flan_Asparagi.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 263px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-JtXWgKBBI/AAAAAAAAElo/7IXBSVefuWQ/s400/Flan_Asparagi.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5468053145526076434" border="0" /></a><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Tortino agli asparagi</span>: <span style="font-style: italic;">lavorate a crema 350 g di stracchino, un uovo, una grattugiatina di tartufo (se ne avete... ci sta benissimo!), un cucchiaino di parmigiano, poco sale e pepe. Unite anche un mazzo di asparagi già lessati e tagliati a tocchetti (tenete da parte le punte) e versate tutto in un stampo piccolo (imburrato e cosparso di pangrattato oppure foderato con carta da forno inumidita e strizzata). Completate con 4-5 fettine di prosciutto cotto in cui avrete avvolto due o tre punte di asparagi per volta ed affondate il tutto nell'impasto. Infornate a 180 gradi per mezz'ora circa. Lasciate raffreddare e servite a temperatura ambiente.</span><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-F48jWqwVI/AAAAAAAAElQ/9k7pR3FMHc4/s1600/Insalata_Asparagi1.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 312px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-F48jWqwVI/AAAAAAAAElQ/9k7pR3FMHc4/s400/Insalata_Asparagi1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5467784404282294610" border="0" /></a><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Insalata di stagione</span>: <span style="font-style: italic;">su di un piatto da portata, mischiate vari tipi di lattuga (romana, cappuccina, frisèe, anche del radicchio e della rucola se vi va), unite gli asparagi già lessati al dente e tagliati a tocchetti, una manciata di piselli freschissimi (anche crudi), prosciutto cotto a listarelle, pinoli tostati e terminate con un uovo <a href="http://mammachebuono.blogspot.com/2009/01/uovo-in-camicia-con-speck-e-tartufo.html">in camicia</a>. Condite con olio d'oliva al tartufo (oppure classico, non aromatizzato... anche se il tartufo con gli asparagi ci sta benissimo, l'avevo già detto?!:)), sale, pepe e servite con del pane leggermente abbrustolito.<br /></span></div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-F48jWqwVI/AAAAAAAAElQ/9k7pR3FMHc4/s1600/Insalata_Asparagi1.jpg"><br /></a>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-71629106116814487922010-05-05T09:06:00.000+02:002010-05-05T09:06:43.237+02:00Polpettine di pesce al pesto rosso<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-A8qFnRYoI/AAAAAAAAEk4/_cJLOTLVykA/s1600/fish_cake.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 274px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S-A8qFnRYoI/AAAAAAAAEk4/_cJLOTLVykA/s400/fish_cake.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5467436641386848898" border="0" /></a>Oltre che estremamente gustosa (<span style="font-style: italic;">effetto 'una tira l'altra', organizzarsi con quantità a dir poco industriali</span>:)), l'ho trovata un'idea simpatica proprio per quelle famose cene all'aperto... e se ancora non si fosse capito, passata la <span style="font-style: italic;">sorfa</span> degli antipastini di pasqua, sarei anadata in fissa per la solita idea che mi mancava per l'ennesimo buffet all'aperto da svolgersi in quelle tiepide seratine estive, tra amabili chiacchiere e calici di prosecco ghiacciato. E la fonte, qui, è il <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.donnahay.com.au/magazine/index.php">donna hay magazine</a> targato febbraio/marzo <span style="font-style: italic;">(e lo sapevo che toccava tenerselo in caldo per un po' per poi sfoderarlo all'arrivo della bella stagione... voglio dire, un numero a tutto pomodoro and co., ma donna hay è tremendamente avanti, si sa:))</span>. Ma parliamo della sola idea di base, visto che la lista degli ingredienti è stata rivista e corretta a proprio esclusivo ed antidemocratico uso e consumo. E devo dire, idea utile! Avete presente quando vi lasciate tentare dalle convenientissime buste di filetti di pesce congelato, quelle che sono tanto versatili, quanto tristi e smunte? E se poi c'avete presente pure quei golosissimi barattolini di <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.esperya.com/Esperya/Prodotto.do?link=oln903.redirect&cond1352=28">pesto rosso</a>, aperti per farci il solito aperitivo al volo e puntualmente lasciati a metà in attesa degli eventi... bene, queste piccole polpettine che Donna chiama fascinosamente cakes, fanno esattamente al caso vostro. Per essere precisi, la ricetta prevedeva la preparazione <span style="font-style: italic;">(e quindi il successivo utilizzo)</span> della <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Salsa_chili">salsa chili</a>, solo che io, appunto, avevo il famoso pesto rosso già aperto e così mi sono lanciata. Buone, molto. E per chi magari non disponesse di comodi (<span style="font-style: italic;">e davvero ben fatti!!!</span>) barattolini gustosi, per altro già aperti, ecc ecc... :)) prego, accomodarsi agevolmente <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://mammachebuono.blogspot.com/2009/07/pane-al-pesto-rosso.html">qui</a>. E abbiamo fatto.<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Polpettine di pesce al pesto rosso<br /></span><span style="font-style: italic;">per una decina di piccole polpettine</span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"><br /><br />500 g di filetti di pesce bianco </span><span style="font-style: italic;">(senza pelle, tipo merluzzo)</span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"><br />1 uovo </span><span style="font-style: italic;">(pref. biologico, categoria 0)</span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"><br />1 limone non trattato<br />1 ciuffo di prezzemolo fresco<br />3 cucchiai di pesto rosso<br />sale<br />olio</span><span style="font-style: italic;"></span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"> d'oliva<br /><br /></span>Con un mixer da cucina, frullare il pesce con l'uovo, la buccia del limone, le foglie di prezzemolo ed il pesto: dovrete ottenere un composto omogeneo e mediamente cremoso. Salare con moderazione (il pesto solitamente è già saporito di suo). Formare delle polpettine leggermente schiacciate, con un diametro di circa 5-6 cm. Scaldare un centimetro d'olio in una larga padella e friggervi le polpettine, 2-3 minuti per lato. Scolare man mano, tamponare l'unto in eccesso su carta assorbente da cucina e servire... con un'insalata fresca di stagione.<span style="font-weight: bold;"></span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"><br /><br /></span></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-7529413364594598482010-05-04T08:36:00.003+02:002010-05-04T09:15:31.076+02:00Carpaccio di zucchine alla robiola<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9_AvU3SL3I/AAAAAAAAEkw/FPbUlBtyxRw/s1600/carpaccio_zucchine.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 363px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9_AvU3SL3I/AAAAAAAAEkw/FPbUlBtyxRw/s400/carpaccio_zucchine.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5467300391938043762" border="0" /></a>Si potrebbe anche dire, zucchine marinate versione maggio 2010. Anche perchè piccolissime davvero le differenze con <a href="http://mammachebuono.blogspot.com/2009/05/zucchine-marinate.html"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">quelle</span></a> marinate nello scorso 2009, in primis l'aroma di turno, qui del timo fresco prelevato direttamente dalla neonata piantina del balcone della cucina, e va bene che la zucchina chiamerebbe la menta come la Marilyn lo Chanel, ma la variazione sul tema diciamo che ci sta. Con il senno di poi, l'esperimento (zucchine al timo) c'è tutto sommato piaciuto, la croccantezza è quella solita, un profumo da inebriarti tutti e cinque i sensi ancor prima d'assaggiare, infine un gusto magari pocopoco inaspettato, sicuramente stuzzicante, molto. E per chi ci bada, in questa ricetta qui mancherebbe l'aceto, si marina semplicemente con il limone (esattamente come fanno quelli del <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.bonappetit.com/">Bon Appetit Magazine</a>), tocco finale... una pioggia di morbide palline di robiola buonissima e se trovate per caso quella di <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.robioladiroccaverano.com/">Roccaverano</a>, ehbbè, siete decisamente al top. Ne viene fuori un (quasi) piatto unico assolutamente perfetto per tutti gli antipasti estivi che verranno, basterà andarci giù con una/due fettine di pane nero, magari leggermente tostato e se l'olio è quello buono, madunnina, una goduria non da poco... s'era capito no?! :))<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Carpaccio di zucchine alla robiola</span><br /><br />Lavate ed asciugate le zucchine, eliminate le estremità ed affettatele a rondelle sottilissime. Sistematele su di un piatto, formando un unico strato, ed irroratele completamente con un'emulsione a base di succo di limone ed olio extravergine d'oliva (in parti uguali), sale, pepe e timo fresco tritato. Coprite con della pellicola trasparente e lasciate riposare in frigorifero per un'ora prima di servire... con un ulteriore giro d'olio, la robiola freschissima spezzettata direttamente sulle zucchine e del pane leggermente abbrustolito.<br /><br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-9757598687141848132010-05-03T08:17:00.004+02:002010-05-03T09:05:38.634+02:00Crostata alla grappa, con albicocca e cioccolato<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S95q1rQPcSI/AAAAAAAAEkg/YsheVntM5P4/s1600/Crostata_Albicocche1.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 317px; height: 400px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S95q1rQPcSI/AAAAAAAAEkg/YsheVntM5P4/s400/Crostata_Albicocche1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5466924468050817314" border="0" /></a>Questa serviva ad <span style="font-style: italic;">addolcire </span>la bocca al termine del picnic del primo maggio. E come spesso succede, quando non ci sono esplicite rischieste da parte dei gentili fruitori <span style="font-style: italic;">(argh, per altro sempre più esigenti)</span>, la scelta è docilmente <span style="font-style: italic;">(re)</span>cascata sull'adorata pasta frolla, qui in versione aromatica ed iper-friabile. Zucchero di canna per ispessirla e colorarla d'ambrato, poca farina di riso nell'impasto e grappa di <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://acinovini.com/">Toccomagliocco</a> (<span style="font-style: italic;">mamma mia</span>... <span style="font-style: italic;">profumatissima</span>) giusto per vedere se si riusciva a fare ancora meglio dell'<a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://mammachebuono.blogspot.com/2010/03/crostata-di-visciole-e-ricotta.html">ultima volta</a>. Quanto alla farcitura, come direbbe qualcuno (<span style="font-style: italic;">che si chiama <a style="font-weight: bold;" href="http://www.dissapore.com/cucina/boncitudine-estrema-2-cronaca-di-unassuefazione/">Gabriele Bonci</a></span>), un'autentica sensazione di <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://www.sacher.com/de-original-sacher-torte.htm">Sachertorte</a> (<span style="font-style: italic;">nel caso di Bonci, era un pizza con l'inconfondibile sensazione di lasagna, diavolo d'un mastro pizzaiolo:)</span>): confettura di albicocche molto artigianale e soprattutto al naturale e pezzettini di cioccolato fondente al 70%. Buona, molto. Non ultima, la questione che evitate tranquillamente d'impazzire con mattarello e pasta frolla <span style="font-style: italic;">(che si rompe)</span> visto che qui, molto volgarmente parlando, <span style="font-style: italic;">schiaffate </span>l'impasto direttamente nella stampo e ve lo gestite direttamente da lì. Ed il bello è che nasce assolutamente per caso e senza alcuna pretesa di sorta. E forse proprio per questo annotata al volo nei <span style="font-style: italic;">gastro-annali </span>di casa <span style="font-style: italic;">Precisina,</span> per non perderne assolutamente traccia, ma proprio per niente ecco! :))<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Crostata alla grappa, con albicocca e cioccolato</span><br /><br /><span style="font-style: italic;">per la pasta frolla:</span><br /><span style="font-weight: bold;">250 g di farina 00</span><br /><span style="font-weight: bold;">50 g di farina di riso</span><br /><span style="font-weight: bold;">4 tuorli</span><br /><span style="font-weight: bold;">150 g di burro a temperatura ambiente</span><br /><span style="font-weight: bold;">150 g di zucchero di canna</span><br /><span style="font-weight: bold;">4 cucchiai di grappa</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 pizzico di sale</span><br /><br /><span style="font-style: italic;">per farcire:</span><br /><span style="font-weight: bold;">80 g di cioccolato fondente al 70%</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 barattolo di confettura di albicocche</span> (senza zucchero aggiunto)<span style="font-weight: bold;"></span><br /><br />Lavorate velocemente gli ingredienti della pasta frolla (potete anche aiutarvi con un mixer), ponete l'impasto così com'è in uno stampo rotondo da 28 cm di diametro (foderato con carta da forno) e schiacciatelo con il palmo delle mani in modo da rivestirne base e pareti (non preoccupatevi se vi sembrerà poco omogenea, si compatterà perfettamente in cottura). Grattuggiate metà del cioccolato sulla base di pasta frolla, coprite con la confettura di albicocche e completate con il cioccolato rimasto tagliato a pezzetti. Cuocete in forno già caldo a 180 gradi per 30 minuti. Estraete lo stampo e lasciate raffreddare completamente prima di servire (meglio se conservata in frigorifero per un'intera notte).<br /><br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-37482977308279808062010-04-30T08:48:00.002+02:002010-04-30T12:54:41.890+02:00Crepe alla rucola<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9hARCMDWfI/AAAAAAAAEkI/AIvWnup3Rkk/s1600/crepe_rucola1.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 270px; height: 400px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9hARCMDWfI/AAAAAAAAEkI/AIvWnup3Rkk/s400/crepe_rucola1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5465188809203472882" border="0" /></a><br />Pranzetto decisamente soddisfacente quello di ieri. Nato quasi per caso dalla solita esigenza di utilizzare quel che c'era e magari anche un po' in fretta... tipo la rucola pocopoco appassita, le uova in scadenza, poi del pecorino e persino dei pomdori di Pachino. Solo che poi proprio sul più bello, quando già stavo per montare il mio spumosissimo impasto da <a style="font-weight: bold;" href="http://mammachebuono.blogspot.com/2010/02/omelette-alla-francese.html">omelette</a>, m'è venuto in mente che se magari facevo qualcosa di più sottile e delicato, meno frittatina insomma, uhm, forse era pure meglio. Per cui crepe, con l'inossidabile ricetta di <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.lafeltrinelli.it/products/9788886174497/Crepes,_pancakes,_blinis/Camille_Le_Foll.html;jsessionid=07C0CD4E9426976B24189FAE1C40045E.applprod03?aut=637073">Camille Le Foll</a> e come unica variante l'aggiunta di un mazzettino di rucola (quella ormai pocopoco appassita:)) . Il resto è andato più o meno da sè, sulla scia di un meraviglioso pecorino di fossa aromatico <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://www.esperya.com/Esperya/Prodotto.do?link=ln1526&sp=page18&cond216=30054201">Nonno Lancia</a> verso il quale credo di nutrire un amore assolutamente viscerale, guarda caso continua a finirmi nel carrello della spesa <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.esperya.com/Esperya/sv1.do">Esperya</a>, uhm, come dire, una volta sì e l'altra pure?! :)) Già che c'ero, e vuoi vedere che non finivamo per fare le cose in grande proprio proprio sul più bello, altro piatto, altro giro d'<a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://acinovini.com/">Acino</a>, stavolta di colore rosso rubino, color ToccoMagliocco per la precisione! :))<br /></div><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Crepes alla rucola</span><br />per 4 persone<br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"></span><span style="font-style: italic;font-size:85%;" ><br /></span><span style="font-weight: bold;">200 g di farina 00, setacciata</span><br /><span style="font-weight: bold;">2 uova</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 mazzettino di rucola</span><br /><span style="font-weight: bold;">20 cl di latte</span><br /><span style="font-weight: bold;">20 cl di acqua</span><br /><span style="font-weight: bold;">40 g di burro fuso, tiepido</span><br /><span style="font-weight: bold;">1/2 cucchiaino di sale</span><br /><br /><div style="text-align: justify;">Fate sciogliere il burro in una piccola casseruola. Sbattete le uova in una ciotola piuttosto capiente ed aggiungetevi il latte. Unite anche la farina ed il sale e sbattete con la frusta per amalgamare bene tutti gli ingredienti. Unite anche la rucola finemente tritata. Allungate con l'acqua ed il burro fuso (unendo, in questo caso, la rucola, potrebbe servire poca acqua aggiuntiva per aumentare la fluidità della pastella). Lasciate riposare per un'ora (se l'impasto dovesse, poi, presentarsi troppo denso, allungatelo con un po' di latte e sarà pronto per essere cotto). Trascorso il tempo di riposo, riprendete la pastella e confezionate 12 crepes: riscaldate una padella antiaderente (18 cm di diametro), ungetela con un della carta da cucina imbevuta d'olio d'oliva e versate un mestolino (non troppo pieno) d'impasto, roteate immediatamente la padella per far allargare la pastella e cuocete circa 2 minuti per lato, a fiamma bassa (i bordi inizieranno a rapprendersi e si formeranno delle bollicine sulla superficie della crepe). Ripetete l'operazione fino consumare tutta la pastella.<br /><br />Farcite le crepes con pomodorini dolci tagliati a pezzetti (e lasciati marinare per una decina di minuti con sale, olio extravergine d'oliva, aglio ed un pizzico di pepe) e scaglie di pecorino... di quello buono.<br /><br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-91650516898173177162010-04-28T09:17:00.000+02:002010-04-28T09:17:56.572+02:00Polpettone di melanzane e stoccafisso<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9b8GjqA0kI/AAAAAAAAEjw/SV5HFxVMxRM/s1600/melanzane_stoccafisso2.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9b8GjqA0kI/AAAAAAAAEjw/SV5HFxVMxRM/s400/melanzane_stoccafisso2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464832387441545794" border="0" /></a>Stavolta, l'occasione ghiotta era l'assaggio del <span style="font-style: italic; font-weight: bold;">Mantonicoz</span><span style="font-weight: bold;"> </span>2008 firmato Azienda Agricola <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://acinovini.com/">l'Acino</a>. Bianco, giovane e magari proprio per questo ricco di contrasti, gli stessi della sua terra d'origine. Ma glisserei la parte in cui dovrei fingere erudimenti in materia di abboccamento, sentore e finale e liquiderei il mio calice con un <span style="font-style: italic;">"davvero buono, le papille gustative sentitamente ringraziano :))"</span>. Sottotitolo, perfetto per questo piatto deciso e particolare nel gusto. Le prime melanzane della stagione in abbinamento allo stoccafisso, con la complicità della menta, dell'origano e delle mandorle. Ed a proposito di stocccafisso, è ancora vivo il ricordo di me che vagavo beata tra le calli veneziane, lo spritz in una mano, la macchina fotografica nell'altra, e <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://panemieleblog.blogspot.com/">tre</a><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"> </span><a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://crumpetsandco.wordpress.com/">adorabili</a><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"> </span><a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://ditvetv.blogspot.com/">bloggers</a> al seguito. E di quando, all'ennesimo stuzzichino a base di baccalà alla veneziana <span style="font-style: italic;">(e quindi mantecato con l'olio fino a renderlo spumosissimo... e qui, accesissima discussione sul latte sì/no/forse:))</span>, <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://panemieleblog.blogspot.com/">Elisabetta</a> ci spiega con la pacatezza che la contraddistingue... <span style="font-style: italic;">che quello non è affatto baccalà, bensì stoccafisso</span>. E che all'origine parliamo sempre di merluzzo, ma con una differenza fondamentale nel metodo di conservazione: ciò che finisce sotto sale diventa baccalà, invece ciò che viene lasciato essiccare all'aria è più precisamente stoccafisso. E chiaramente il gusto cambia eccome. Ora, va a capire perchè gli italiani nord-orientali tendano a chiamarlo erroneamente baccalà, ma resta il fatto che a Venezia lo stoccafisso ci sia arrivato soprattutto come preziosa merce di scambio con i paesi nordici, non ultimo per il fatto che il merluzzo così conservato, e cioè appeso e lasciato sventolare all'aria fino a perdere tutta l'umidità interna, reggeva tranquillamente i lunghi periodi di navigazione, giungendo a destinazione assolutamente intatto. Tornando alla ricetta, bè, tutto il resto è semplicemente un polpettone, o se preferite... un'elegante terrina, dalla consistenza morbida, la superficie leggermente croccante ed un gusto secondo me stuzzicante e deciso. Da cuocere e lasciar riposare per qualche ora prima del fatidico assaggio, e questo non per rompere le scatole a chi ama farsela 'cotto e mangiato', ma semplicemente perchè la consistenza si addensa, i sapori migliorano, poi è più facile affettarlo... vi basta?! :))<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Polpettone di melanzane e stoccafisso</span><br /><span style="font-style: italic;">(per un piccolo stampo tipo plumcake)</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">2 grosse melanzane</span><br /><span style="font-weight: bold;">150 g di stoccafisso già </span><a style="font-weight: bold;" href="http://www.lospicchiodaglio.it/index.php?sez=rubriche&azione=come&idr=363">ammollato</a><br /><span style="font-weight: bold;">80 g di ricotta di pecora </span>(non utilizzate ricotta troppo liquida)<br /><span style="font-weight: bold;">4 uova</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 cucchiaio di menta fresca tritata</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 cucchiaio di origano fresco tritato</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 cucchiaio di pecorino grattugiato</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 manciata di mandorle tritate grossolanamente</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 spicchio d'aglio</span><br /><span style="font-weight: bold;">sale e pepe</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">burro e pangrattato per lo stampo</span><br /><br />Lavate ed asciugate le melanzane, bucherellatele con uno stuzzicadente, sistematele su di una teglia e cuocete in forno caldo a 200 gradi per circa mezz'ora (devono risultare decisamente morbide). Estraete la teglia dal forno, tagliate le melanzane a metà (nel senso della lunghezza) ed estraetene la polpa interna aiutandovi con un cucchiaio. Ponete tutto nel bicchiere di un mixer, unite anche la ricotta, lo stoccafisso sminuzzato, le uova leggermente sbattute, le mandorle e le erbette aromatiche. Frullate fino ad ottenere un composto cremoso ed omogeneo, assaggiate e condite con sale e pepe secondo il vostro gusto (nel mio caso, è stato sufficiente pochissimo sale). Imburrate lo stampo e spolverizzatelo interamente con il pangrattato (se preferite, potete utilizzare la carta da forno), versate il composto di melanzane, spargete il pecorino sulla superficie ed infornate a 180 gradi per 45 minuti. Lasciate riposare per almeno due ore prima di servire... ottimo a temperatura ambiente.<br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-86064467833647747712010-04-27T09:55:00.008+02:002010-04-27T18:39:19.817+02:00A cena da Precisina<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WPPvCCT6I/AAAAAAAAEjY/wmyJrN7U_JI/s1600/sfogliata_pomodoro_prezzemolo.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WPPvCCT6I/AAAAAAAAEjY/wmyJrN7U_JI/s400/sfogliata_pomodoro_prezzemolo.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464431223369781154" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">E così alla fine, abbiamo festeggiato! I miei (quasi) due anni di blog e -<span style="font-style: italic;"> giacchè si registra una certa tendenza ad annoiarsi in primo luogo di se stessi e poi perchè andava decisamente fatta come cosa, quanto meno per rendere tutto più ordinato, funzionale, ecc ecc</span> - il nuovo blog in arrivo! Il mio agognatissimo www.vitadaprecisina.com che sto preannunciando ormai da un pezzo e infatti, giusto per ingannare l'attesa, mi sarei già data all'allegra distribuzione dei nuovi bigliettini da visita che, manco a dirlo, ne sono un palesissimo e fedele richiamo. Va detto, la festa c'è stata nonostante la pioggia battente, in barba ai tavoli sistemati in giardino, ai fiori, gli ombrelloni riaperti giusto per l'occasione, alle candele alla citronella... ehvabbè, alla fine tutti all'interno! Contenti lo stesso però, e questo perchè <span style="font-style: italic;">- esattamente com'era nei miei pensieri - </span>c'erano (quasi tutti) gli amici che avevo lasciato sull'isolotto e che adesso non si perdono nemmeno un aggiornamento del blog (almeno, così vanno dicendo in giro ed io vorrei decisamente crederci:)) e c'era la mia famiglia! In primis, i miei genitori ed il mio compagno che meritano un premio al quadrato per la pazienza infinita, le idee, l'aiuto materiale oltre che morale... e non è che doveva essere proprio scontatissima come cosa! E c'erano anche simpatici personaggi dell'entourage ischitano conosciuti/ritrovati soprattutto via facebook e che, boh, sarebbero accorsi perchè chiaramente interessati a quest'annosa questione del cibo da blog: cibo a volte un po' strano, tutto sommato carino e fotogenico, ma che alla fine... si potrà anche mangiare? :))<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WNE_Sir9I/AAAAAAAAEhY/xK3yUu3uQhk/s1600/percisina.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WNE_Sir9I/AAAAAAAAEhY/xK3yUu3uQhk/s400/percisina.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464428839732162514" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WNwMXRAEI/AAAAAAAAEh4/CMxuO4AaCHs/s1600/frittelle_ciurilli.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WNwMXRAEI/AAAAAAAAEh4/CMxuO4AaCHs/s400/frittelle_ciurilli.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464429581976010818" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WOhKwH5HI/AAAAAAAAEio/wWv_vN4EpvY/s1600/pane_burro_acciughe.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WOhKwH5HI/AAAAAAAAEio/wWv_vN4EpvY/s400/pane_burro_acciughe.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464430423356990578" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WOnSh-4zI/AAAAAAAAEiw/WQOAf81ZI9A/s1600/panino_zucchine.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WOnSh-4zI/AAAAAAAAEiw/WQOAf81ZI9A/s400/panino_zucchine.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464430528524378930" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WNolkMUsI/AAAAAAAAEhw/Qymkpty4zAg/s1600/crostini_pere_gorgonzola2.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WNolkMUsI/AAAAAAAAEhw/Qymkpty4zAg/s400/crostini_pere_gorgonzola2.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464429451302163138" border="0" /></a><br />Vi dirò, il complimento che m'ha resa più felice diceva letteralmente: tutte cose apparentemente semplici e comuni, ma che quando le assaggi hanno sempre quel qualcosa di particolare. E diciamo che questa qui è sicuramente la sintesi del mio umilissimo approccio alla cucina, che non sia mai laboriosa e complicata, ma sicuramente riproducibile e alla portata di tutti. E con l'imperativo imprescindibile di affidarsi ai prodotti buoni, di mischiarli tra loro, ma solo quanto basta, soprattutto perchè l'abbiamo visto fare in giro a quelli bravi, e poi perchè è troppo divertente farlo... 'nzomma! :))<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WPCflFnFI/AAAAAAAAEjI/HuLUtBAd8hI/s1600/polpette_melanzane.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 266px; height: 400px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WPCflFnFI/AAAAAAAAEjI/HuLUtBAd8hI/s400/polpette_melanzane.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464430995883531346" border="0" /></a> <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WODnhXoFI/AAAAAAAAEiI/7d7rJbhyp0g/s1600/maurizio.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 266px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WODnhXoFI/AAAAAAAAEiI/7d7rJbhyp0g/s400/maurizio.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464429915683659858" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WPIlMakeI/AAAAAAAAEjQ/A6xhIXu5P2I/s1600/pomodoro_pesto_ricotta.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 266px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WPIlMakeI/AAAAAAAAEjQ/A6xhIXu5P2I/s400/pomodoro_pesto_ricotta.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464431100469875170" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WN6D4ag6I/AAAAAAAAEiA/Cc3e8x5iJQY/s1600/frittelle_ciurilli_4.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 266px; height: 400px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WN6D4ag6I/AAAAAAAAEiA/Cc3e8x5iJQY/s400/frittelle_ciurilli_4.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464429751497819042" border="0" /></a>Per la scelta del menu, non ho fatto altro che setacciare (e risetacciare) a fondo l'archivio del blog, per ritrovare le ricette secondo me più gustose, quelle facilmente riproducibili a casa (anche se magari rientri tardi dal lavoro, ecc ecc) e quelle che inevitabilmente sentivo più mie, voglio dire, proprio in senso sentimentale. Per cui, sicuramente <a href="http://mammachebuono.blogspot.com/2008/05/friggiche-ti-passa.html">frittelle di pasta cresciuta</a>, quelle con i 'ciurilli' (fiori di zucchina), le torte salate dell'ultimo minuto, quelle con la pasta sfoglia già pronta e condite, per esempio, con l'amatissimo pesto-pomodoro-ricotta, ma anche con quella scemenza assolutamente geniale (assaggiata di recente in una rosticceria romana vicino casa) e cioè semplicissima passata di pomodoro, condita con sale, olio d'oliva e aglio tritato e poi finita con un'infinità di gambucci di prezzemolo ridotti a piccoli tocchetti. Le zucchine 'cacio e uova', quelle della mia infanzia, per l'occasione inserite nei <a href="http://mammachebuono.blogspot.com/2009/10/i-panini-al-latte-di-dana.html">panini al latte</a> di sempre, poi il <a href="http://mammachebuono.blogspot.com/2010/04/pasticcio-di-tagliatelle-paglia-e-fieno.html">pasticcio</a> di mammà, il <a href="http://album.alfemminile.com/album/see_122271_268/La-cucina-di-precisina.html">gateau di riso</a>, il <a href="http://mammachebuono.blogspot.com/2009/03/polpettone-da-aperitivo.html">polpettone</a> che il giorno dopo è ancora più buono (tenetelo a mente!), crostini dorati giusto per far assaggiare i ceci con la mortadella di <a href="http://www.dissapore.com/cucina/boncitudine-estrema-2-cronaca-di-unassuefazione/">Gabriele Bonci</a> ed il più noto pere (rosolate con burro e miele) e gorgonzola. Le polpettine di melanzane che sono un must in ogni famiglia campana che si rispetti, piccole quanto una pallina da ping-pong e finite davvero in un attimo (ehvabbè capirai, un boccone e via:)). E quella sfiziosissima <span style="font-style: italic;">cosina</span> spifferata quasi per caso, quella volta che ero passata a salutare la parente di turno (e credo si tratti di un consiglio firmato '<a href="http://www.alice.tv/programmi/il-club-delle-cuoche">club delle cuoche</a>'): una frusta di pane cotto a legna, affettato senza arrivare in fondo, le fette devono restare attaccate alla base, burro e alici tra un fetta e l'altra, il tutto avvolto ben stretto in un foglio di carta argentata e via in forno caldo per 10-15 minuti. L'effetto scenografico da non sottovalutare è che la padrona di casa arriva in tavola con questa sorta di caramella argentata, tutta da scartocciare proprio davanti agli invitati (tenersi forte perchè il profumino è destabilizzante) e che ognuno si serva da sè, staccando fette di pane aromatico e stuzzicante... e mi sa tanto che la ripropongo al volo al prossimo invito che faccio a casa, sicuuuuro!<br />Per le ricette, ho inserito al volo qualche link più 'famoso', ma nel caso chiedete e vi sarà tranquillamente dato... come sempre! :))<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WOKrB5YHI/AAAAAAAAEiQ/9jnxNy5RIKo/s1600/migliaccio.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WOKrB5YHI/AAAAAAAAEiQ/9jnxNy5RIKo/s400/migliaccio.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464430036884480114" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WOTFTBvKI/AAAAAAAAEiY/DlX-B7jTCLY/s1600/morbidosa_cioccolato.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WOTFTBvKI/AAAAAAAAEiY/DlX-B7jTCLY/s400/morbidosa_cioccolato.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464430181374606498" border="0" /></a>I dolci: il <a href="http://mammachebuono.blogspot.com/2010/01/migliaccio.html">Migliaccio</a> e la <a href="http://mammachebuono.blogspot.com/2008/05/morbidosa-al-cioccolato.html">Morbidosa al cioccolato</a>.<br />Scatti di <a href="http://www.enzorando.it/">Enzo Rando</a>, bollicine <a href="http://www.belecasel.it/wp/">Bele Casel</a>, la musica degli autoctoni <a href="http://www.gruppopersonal.com/">Personal</a>, Michele e Timo ad aiutarci in sala... ed in cucina, quel pazzo scatenato di Maurizio Fois, cuoco sardo trapiantato ad Ischia ormai da un bel po' di anni e che, contro ogni previsione, ha saputo mettere da parte la sua naturale inclinazione da primadonna (come ogni chef che si rispetti, insomma) solo per esaudire ogni mia richiesta... eheheh, anche se spesso non era proprio d'accordo, ma proprio per nienteee :)). A tutti voi, G-R-A-Z-I-E!!!<br /></div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WO2ZFNHVI/AAAAAAAAEjA/EURTgeMXZIQ/s1600/personal.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WO2ZFNHVI/AAAAAAAAEjA/EURTgeMXZIQ/s400/personal.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464430787980762450" border="0" /></a><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WOZmHC8MI/AAAAAAAAEig/hRc1W8AjtAk/s1600/ospiti.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9WOZmHC8MI/AAAAAAAAEig/hRc1W8AjtAk/s400/ospiti.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464430293261938882" border="0" /></a>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-61150201302049586982010-04-23T07:44:00.002+02:002010-04-23T07:47:24.225+02:00Calamarata ai frutti di mare<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9CiKfA1ovI/AAAAAAAAEhI/IBLC2IngsKw/s1600/pasta_frutti_di_mare.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S9CiKfA1ovI/AAAAAAAAEhI/IBLC2IngsKw/s400/pasta_frutti_di_mare.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5463044649007817458" border="0" /></a>E come sto? Scrivevo ieri a qualcuno, sono ormai alla fase dei capelli dritti! Ma sarebbe forse il caso di fare anche un po' un passo indietro... perchè va bene che abbiamo la presunzione di fare da soap-opera alternativa per chi, magari, di beautiful proprio non poteva più <span style="font-style: italic;">(a proposito, giacchè sono dai miei, ne avrei intravisto di striscio, ma proprio giusto mezzo frammentino di puntata... e quindi mi spiegate una buona volta come hanno fatto a surgelare brooke? ehvabbè)</span>, però ecco, magari c'è chi si collega soltanto adesso e quindi vai con il riassuntino delle ultime puntate: dunque, precisina è ad ischia, sua isoletta natale, per organizzare i festeggiamenti dei (quasi) due anni di blog <span style="font-style: italic;">(sì vabbè, diciamo che ce l'abbiamo fatto entrare:))</span>, poi la nuova grafica che dovrebbe arrivare veramente a breve, ma soprattutto perchè ad un certo punto, in preda ad una sorta d'inspiegabile attacco nostalgico (ma in fondo era anche un po' una sfida con la solita me stessa, lo ammetto), insomma, mi sarei detta a quattr'occhi... e perchè non <span style="font-style: italic;">(andare a cucinare una volta tanto) </span>ad Ischia?! E quindi adesso sarei qui, con tanto di capello dritto di rito, intenta a mettere a punto una sorta di aperitivo-cenetta very easy, ma con tanto di very important prosecco firmato <a style="font-weight: bold;" href="http://www.belecasel.it/">Bele Casel</a>, ed in realtà... saremmo proprio agli sgoccioli: gli ospiti saranno qui domani sera e saranno tutti lì spietati e puntigliosi pronti a stabilire se promuovere stò 'mio' cibo particolare, persino un po' strano qualche volta, magari poco casareccio e che potrebbe tranquillamente essere magari tutta una farsa mediatica (foto e ricette ok, ma l'assaggio?:)). Oddio, ovviamente spero con tutto il cuore che quest'approccio a metà tra un film horror e l'esame di maturità... sia soltanto un incubo dovuto al solito stress di prestazione e speriamo che il prosecco basti, 'nzomma! :))<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">P.S.</span> la ricetta di oggi prevede ciò era il mio pranzo di qualche giorno fa, ospite dello chef che si farà in quattro per aiutarmi con la cena di domani sera (eheheh, ma solo perchè irrimediabilmente costretto). E volevo aggiungere, nonostante il nome del piatto (che poi corrisponde al formato della pasta), qui non ci sono calamari come vorrebbe la tradizione (tagliati ad anelli in modo da richiamare la pasta stessa), bensì vongole e gamberoni, con l'inaspettata collaborazione della rucola. Ed il risultato è di tutto rispetto davvero, una variante ghiotta e di semplice esecuzione... da annotare velocemente in agenda. :))<br /></div><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Calamarata ai frutti di mare</span><br /><span style="font-style: italic;">per 4 persone</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">320 g di pasta formato calamarata</span><br /><span style="font-weight: bold;">16 gamberoni</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 kg di vongole veraci</span><br /><span style="font-weight: bold;">4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 spicchio d'aglio</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 mazzettino di rucola fresca</span><br /><span style="font-weight: bold;">peperoncino</span><br /><span style="font-weight: bold;">10 pomodorini tipo ciliegino<br /></span><span><br /></span><div style="text-align: justify;"><span>Eliminate le zampette dai gamberoni, sciacquateli e lasciateli sgocciolare. Lavate a fondo le vongole sotto acqua corrente, ponetele sul fuoco a fiamma vivace e, mescolando di tanto in tanto, attendete che si aprano (basteranno pochi minuti). Filtratene il liquido di cottura. In un'ampia padella, scaldate l'olio e rosolatevi a fiamma molto dolce l'aglio leggermente schiacciato con un pezzetto di peperoncino. Dopo un paio di minuti, eliminate entrambi. Tagliate i pomodorini a cubetti e versateli in padella, unite anche le vongole ed i gamberoni, aggiungete 4 cucchiai del liquido di cottura filtrato, lasciate insaporire per pochi secondi, quindi coprite e spegnete la fiamma. Lessate la pasta in abbondante acqua bollente e salata e, poco prima di scolarla, aggiungete un mestolo di acqua di cottura nella padella con le vongole. Scolate la pasta, accendete il fuoco sotto la padella con il condimento, versatevi anche la pasta, unite l</span>a rucola spezzettata grossolanamente e saltate velocemente per amalgamare bene il tutto. Servite immediatamente.<br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-81024012972804293662010-04-21T08:52:00.005+02:002010-04-21T11:45:11.649+02:00Pasticcio di tagliatelle paglia e fieno ai carciofi<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S86g7li4B9I/AAAAAAAAEhA/LirfOH95yTU/s1600/Paglia_Fieno_Carciofi.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S86g7li4B9I/AAAAAAAAEhA/LirfOH95yTU/s400/Paglia_Fieno_Carciofi.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5462480343598106578" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Con tanto di piatto della nonna in bella vista, altro giro, altro piatto storico della mamma e, contro tutte le previsioni (<span style="font-style: italic;">chè quando m'impunto io, faccio davvero miracoli</span>), avremmo persino buttato giù una qualche parvenza di ricetta schematica. E forse forse, tutto sommato precisa! Ora, trattandosi appunto di una ricetta <span style="font-style: italic;">mammesca</span>, incrociamo le dita che il tentavivo di dosare l'indosabile, come dire, non ne arrivi a compromettere il morbido e coccoloso risultato di sempre :))... ma ci auguriamo sinceramente di no!<br /><br /></div><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Pasticcio di tagliatelle paglia e fieno ai carciofi<br /></span><span style="font-style: italic;">per 8-10 persone</span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"><br /><br /></span><span style="font-weight: bold;">500 g di tagliatelle paglia e fieno<br />1 Kg e 1/2 di cuori di carciofo<br />3 cucchiai di pecorino grattugiato<br />3 cucchiai di parmigiano grattugiato<br />2 cucchiai di ricotta<br />200 ml di panna fresca<br />4 fette di salame napoletano spesse un dito<br />2 fette di provola affumicata spesse un dito<br />1 spicchio d'aglio<br />1 cipolla novella<br />4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva<br />sale e pepe<br /></span><div style="text-align: justify;"><br />In un'ampia padella, scaldare l'olio e rosolarvi l'aglio sbucciato e leggermente schiacciato e la cipolla novella tritata. Eliminare l'aglio. Aggiungere i carciofi tagliati a spicchi e lasciar insaporire con cura: devono ammorbidirsi. Condire con sale e pepe, prelevarne metà e frullare con l'aiuto di un mixer unendo anche lapanna, la ricotta, due cucchiai di pecorino e due di parmigiano (dovrete ottenere una cremina morbida ed omogenea). Intanto, cuocere le tagliatelle in abbondante acqua bollente e salata, scolarle al dente e condirle con la crema di carciofo (lasciarne un po' da parte) ed il resto dei carciofi lasciati interi. In una teglia leggermente imburrata, versare la metà del pasticcio di pasta, coprire con provola e salame tagliati cubetti, completare con il resto della pasta, spargere sulla superficie la crema di carciofo messa da parte, il parmigiano ed il pecorino rimasti ed infornare a 180 gradi per 15 minuti circa (deve formarsi una crosticina dorata). Sfornare, lasciar riposare per una decina di minuti e servire.<br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-69126892032061646072010-04-19T09:35:00.005+02:002010-04-19T13:07:14.973+02:00Peperoni in agrodolce<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S8wH_7U-TfI/AAAAAAAAEg4/Bg0dbDvRjkk/s1600/peperoni_gratin.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S8wH_7U-TfI/AAAAAAAAEg4/Bg0dbDvRjkk/s400/peperoni_gratin.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5461749242932383218" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Potevo anche scrivere: cresciuta a peperoni in agrodolce! Piatto storico di mia madre, irrinunciabile caposaldo dei pranzi domenicali in famiglia... stagionalmente parlando, a partire da questo momento in poi! Visto che, appunto, non s'aspetta nemmeno che arrivi giugno, ma basta davvero il primo raggio di sole ed è subito peperone. Devo anche avvertire che in molti (me compresa) hanno provato ad ottenere lo stesso, identico risultato, quella cremosità insieme dolce e piccante, il pangrattato golosamente attaccato alle strisce di peperone, ma è un piatto che soprattutto va raccontato e magari bisogna rassegnarsi a provare (riprovare) e prenderci anche un po' la mano. Per cui, tra spruzzi e manciate varie, ve lo racconto così com'è, proprio come ha fatto mia madre con me... un attimo fa! :))<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">I peperoni in agrodolce secondo mia madre</span><br /><br />Arrostisci prima i peperoni, forno bello caldo (li metti direttamente sulla teglia con un po' di carta da forno) e quando sono pronti te ne accorgi perchè s'afflosciano e toccandoli li senti belli morbidi e con la pelle bella bruciacchiata. Tiri fuori, aspetti un po' e con una santa pazienza te li spelli piano piano, te li apri a listarelle così come viene e ovviamente togli tutti i semini. In una padella, prepari un soffritto di aglio ed olio extravergine d'oliva, togli l'aglio e aggiungi i peperoni, fai insaporire un po', aggiungi una manciata di pangrattato, una di zucchero, una spruzzata di aceto e fai evaporare in modo che perde l'odore forte dell'aceto. Un po' di sale e hai fatto! Aggiungi anche un po' di olive nere e guarda che a temperatura ambiente sono molto più buoni, con il pane abbrustolito... come abbiamo fatto sempre no?! :))<br /><br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-70887647877018272952010-04-15T14:40:00.005+02:002010-04-15T16:47:23.638+02:00Frittura di paranza<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S8chlSQJ2CI/AAAAAAAAEgw/fciOyKKhNGs/s1600/frittura_paranza.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S8chlSQJ2CI/AAAAAAAAEgw/fciOyKKhNGs/s400/frittura_paranza.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5460369997648484386" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Sempre a proposito di cose belle, buone e, soprattutto, di felice estrapolazione partenopea... oggi, frittura di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Paranza"><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">paranza</span></a>. Ovvero, frittura di quel che è, bene o male, il pescato del giorno, fatto esclusivamente di pesci di piccola taglia, in quantità e tipologia variabile (molto spesso triglie, merluzzetti, sogliolette ed alici) e quasi quasi pensavo di sciorinarvi tutto l'amarcord legato a quando baby Precy e suo nonno facevano tappa fissa al molo, puntuali per l'arrivo del peschereccio (la paranza, appunto) per vedere di accaparrarsi velocemente <span style="font-style: italic;">i pezzi</span> migliori. Io, all'epoca, molto disinteressata all'aspetto <span style="font-style: italic;">quali-pesci-pigliare</span> e invece molto presa dal quel generale e folcloristico lavorio di voci, odori, gesti... scene che ti restano impresse come se fosse ieri! E il resto è semplice, dopo essersi accaparrati i famosi pezzi migliori, un giro veloce nella farina, scrollatina per eliminarne l'eccesso, un tuffo nell'olio d'oliva caldo (e profondo), pochi minuti di sfrigolatura, giusto il tempo di dorare la farina in superficie... e tutti a tavola. Da gustare semplicemente con del limone spremuto e, soprattutto, senza nemmeno prendersi la briga di spinare, scartare... chè qui non si lascia davvero niente! ;-)<br /></div><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">P.S.</span> se oltre al limone spremuto, ehm, pensavate di gustare il tutto anche con lo stesso sfondo che vedete in foto :))) ...<br /></div><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Chalet Primavera - Via Pontano, 15 - Ischia - Tel. 081 992809</span>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-26225749750524063772010-04-13T14:52:00.005+02:002010-04-13T16:48:35.163+02:00Biscotto all'amarena<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S8RpU1QQ1oI/AAAAAAAAEgo/cHdQaRSTRC0/s1600/biscotto_amareno.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S8RpU1QQ1oI/AAAAAAAAEgo/cHdQaRSTRC0/s400/biscotto_amareno.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5459604454893475458" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">A voler essere proprio <span style="font-style: italic;">precisini</span>, se passate per Napoli, Ischia e dintorni, dite biscotto amareno... chè così v'intendono meglio! Golosissimo <span style="font-style: italic;">articoletto</span> dell'antica tradizione pasticcera campana, sezione paste-secche, ma soprattutto sezione pasticceria-povera e rigorosamente di riciclo. Debolezza mia, ne sono letteralmente pazza! Perchè amo tutto ciò che è ascrivibile alla voce biscotteria, amo la pasta frolla in tutte le sue molteplici varianti (questa qui è notoriamente morbida ed incredibilmente saporita) e poi dicevo prima... pasticceria di riciclo. Apro parentesi su di una certa leggenda metropolitana secondo cui, in questo dolcetto qui, confluirebbero tranquillamente tutti gli avanzi residuati da altre (magari più blasonate) preparazioni dolciarie... ah sì? E allora? Veramente starebbe proprio qui la magia di quando davvero si cucinava con quel che c'era, di quando non si buttava via nulla, ma nemmeno a parlarne... e poi è chiaro, pasticceria che vai, qualità che trovi e quindi se in generale si sceglie la qualità, non vedo perchè storcere il naso, per esempio, a quei poveri, meschini ritagli di pandispagna... tanto per dire! E v'assicuro che quando un biscotto all'amarena è buono, e quindi morbido, umido, profumatissimo, lo riconoscete davvero al primo morso. Il biscotto della foto è stato gentilmente offerto dalla <span style="font-style: italic;">pasticceria Buono</span> (ops, nomen omen), sita in Ischia, via Acquedotto al numero 38, ma lo trovate anche più agevolmente al bar Coco Gelo, quello ai piedi del <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.castelloaragonese.it/">Castello Aragonese</a>, nel caso voleste unire dolcetto e passeggiatina nel centro storico... esattamente come abbiamo fatto noi 'nzomma! E per chi, invece, volesse cimentarsi in un <span style="font-style: italic;">biscotto amareno </span>home made, trovate <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=79440">qui</a> una ricetta assolutamente efficace ed ortodossa (riciclo avanzi inclusi:))... anche perchè la sottoscritta, ancorata all'isolotto ancora per un po' di giorni, approfitterebbe più che volentieri della suddetta produzione locale, ehssì! :))<br /><br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-75767453284238536232010-04-12T14:48:00.003+02:002010-04-12T15:58:11.077+02:00Babà rustico<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S8MXevK48UI/AAAAAAAAEgg/-hpdpQJdUNs/s1600/baba_rustico.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S8MXevK48UI/AAAAAAAAEgg/-hpdpQJdUNs/s400/baba_rustico.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5459232990128828738" border="0" /></a>Tempo di picnic all'aperto, di gite fuori porta, di brunch in terrazza, di festicciole in giardino, di primissime e timide puntatine in spiaggia... ma se anche la <span style="font-style: italic;">sfiga</span> non dovesse consentire nessuna delle amabilissime situazioni appena elencate, voi intanto impastate. E poi a seguire, invitate gli amici che vi stanno più a cuore e regalatevi una serata di quelle lente e sornione, fatte di chiacchiere leggere e protratte all'infinito, bicchieri che si riempiono e svuotano senza più riuscire a tenerne il conto <span style="font-style: italic;">and last but not least</span>... di babà rustico! Che, inutile dirlo, s'affetta più che volentieri e davvero senza ombra di ritegno. E che buono com'è richiede soltanto semplici salumi di accompagnamento e giusto qualche verdurina grigliata che, devo dire, ci sta dannatamente bene,<span style="font-style: italic;"> </span>soprattutto se magari <span style="font-style: italic;">fate</span> prima uno strato di ricottina salata... <span style="font-style: italic;">insomma, sarei qui a sperimentare opzioni golose, chè in fin dei conti sarei pur sempre in vacanza!!!</span> :))<br /></div><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"><br />Babà rustico</span><br /><span style="font-style: italic;">per uno stampo a ciambella da 26 cm di diametro</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">250 g di farina 00</span><br /><span style="font-weight: bold;">250 g di farina manitoba<br /></span>(oppure due patate medie, lessate e schiacciate)<br /><span style="font-weight: bold;">4 uova</span><br /><span style="font-weight: bold;">120 g di burro morbido</span><br /><span style="font-weight: bold;">120 g di zucchero</span><br /><span style="font-weight: bold;">200 ml di latte</span><br /><span style="font-weight: bold;">2 cubetti di lievito di birra fresco (50 g)</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 cucchiaino di sale</span><br /><br /><span style="font-style: italic;">per farcire:</span><br /><span style="font-weight: bold;">150 g di salame napoletano in una sola fetta</span><br /><span style="font-weight: bold;">150 g di mortadella in una sola fetta</span><br /><span style="font-weight: bold;">150 g di emmental a dadini</span><br /><span style="font-weight: bold;">150 di provolone semi-piccante a dadini</span><br /><span style="font-weight: bold;">4 cucchiai di pecorino romano grattugiato</span><br /><br /><span style="font-style: italic;">per lo stampo:</span><br /><span style="font-weight: bold;">burro e farina q.b.</span><br /><div style="text-align: justify;"><br />Mescolate le farine con il sale (se utilizzate le patate, aggiungetele insieme al resto degli ingredienti), unite il lievito sciolto nel latte con lo zucchero ed iniziate ad impastare. Unite anche le uova leggermente sbattute ed il burro. Continuando ad impastare, incorporate anche i salumi tagliati a cubetti ed i formaggi: dovrete ottenere un panetto omogeneo, ma più umido e morbido di un normale impasto per pizza. Posizionatelo direttamente nello stampo già imburrato ed infarinato, coprite e lasciate crescere al caldo fino al raddoppio (in genere, almeno due ore). Infornate a 180 gradi (forno già caldo) per 40-45 minuti, dovrà risultare gonfio e dorato. Sfornate e lasciate intiepidire prima di porzionare e servire.<br /><br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-16517829260043407642010-04-10T16:59:00.003+02:002010-04-10T17:14:16.455+02:00Limone pane (o limone di Procida)<div align="justify"><a href="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S8CSwpx6SpI/AAAAAAAAEgY/gATtGoVBFf8/s1600/LIMONE_PANE.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5458524112919612050" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 311px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S8CSwpx6SpI/AAAAAAAAEgY/gATtGoVBFf8/s400/LIMONE_PANE.jpg" border="0" /></a><br />Toh, arrivata ad Ischia all'ora della merenda, adocchiato lo strano oggetto sul tavolo della cucina di mia madre e quindi... che cos'è il limone pane? Per tutte le info di carattere orto-botanico, prego accomodarsi agevolmente <a href="http://www.e-barty.it/e-barty/annuncio.jsp?idAnnuncio=82665"><strong>qui</strong></a>. Invece, per capire un attimo come farci una merendina dissetante, leggera ed ovviamente sfiziosa... <strong><em>sbucciare, affettare, condire con una lacrima d'olio d'oliva, poco sale di quello buono, se vi va qualche goccia di aceto balsamico e gustare in libertà</em></strong>. Uhm uhm... e al prossimo giro mi sa che provo pure a grigliarlo un tantino, così, giusto per vedere! ;-)<br /><br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-50537232739764575722010-04-08T09:25:00.001+02:002010-04-08T09:27:46.690+02:00Vitello tonnato o vitel tonnè<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S7xpZj69zHI/AAAAAAAAEgQ/ZkSuW29cSNs/s1600/vitello2.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 314px; height: 400px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S7xpZj69zHI/AAAAAAAAEgQ/ZkSuW29cSNs/s400/vitello2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5457352736326405234" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Ancora in tema di piemontes-<span style="font-style: italic;">itudine,</span> mia primissima volta <span style="font-style: italic;">co' stò</span> gran bel pezzo di vitello! E com'era giusto che fosse, preparato con la ricetta assolutamente pura ed ortodossa dell'amica <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.untoccodizenzero.it/">Sandra Salerno</a>, da seguire alla lettera in quelli che sono pochi, ma doverosi passaggi. Solo che piuttosto che star qui a disquisire sulle meraviglie di un secondo piatto che fa sempre la sua tronfia figura (perfetto per un pranzo domenicale, in generale in caso di ospiti e perfino quando v'invitano e vige la regola <span style="font-style: italic;">'ognuno porta qualcosa'</span>), ecco, mi concentrerei più che altro su di una serie di appunti pratico-logistici, cosettine sperimentate nel famoso day-after... visto che non si sa bene come e perchè, ma stò vitello tonnato avanza sempre. E oltretutto sembra non finire mai! Ora, posto che potreste tranquillamente congelarlo così da salvarvi in corner in più d'una cena improvvisata (lasciatelo scongelare lentamente, prima in frigorifero e poi a temperatura ambiente), avete mai pensato ad utilizzarlo per tramezzini e sandwiches da asporto? Il famoso pranzo in ufficio che, va bene che lo fate al volo (e pure in ufficio), ma se magari gli diamo anche un appetitoso <span style="font-style: italic;">perchè</span> è pure meglio! Con qualche foglia di lattuga e magari delle fettine di pomodoro da insalata, di quelli belli sodi. Vabbè, poi i giorni passano e se arrivate a sognare il vostro vitello persino di notte, della serie<span style="font-style: italic;"> "domani mattina mi alzo e come primissimo atto della giornata lo lancio direttamente dalla finestra"</span>... frullate il tutto e fateci delle polpettine da panare e friggere. Di quelle mono-morso da offrire con l'aperitivo, oppure un polpettone un po' diverso dal solito (cosa che del resto potreste fare anche con gli avanzi dei vari capretti e abbacchi pasquali). Volendo proprio esagererare, frullate, amalgamate con uno o più uova (dipende chiaramente dalla quantità di carne a vostra disposizione, dovrete ottenere un composto piuttosto cremoso), aggiungete magari del porro stufato e <span style="font-style: italic;">schiaffate </span>tra due dischi di pasta brisée/sfoglia, infornate per una buona mezz'ora e lasciate poi la torta in bella mostra sul tavolo in modo che ognuno possa servirsi da solo... se e quando gli va! :))<br /><br /><div style="text-align: center;"><span style="font-weight: bold;">COMUNICAZIONE DI SERVIZIO</span><br /></div><br />S'informano i gentili lettori che da qui a 2 giorni il blog prenderà una chiara e netta piega partenopea a causa della mia temporanea permanenza sull'isolotto natio... in pratica prenderò d'assalto la cucina di mia madre, senza dimenticare nemmeno quella di zie, amiche e posticini carini... e facciamo che per un po' ci si legge da lì! :))<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Vitello tonnato<br /></span><span style="font-style: italic;">la ricetta originale è su <a href="http://www.untoccodizenzero.it/index.php/ricette/appetizer/antipasti/cucina-piemontese-vitello-tonnato-o-vitel-tonne/">www.untoccodizenzero.it</a></span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"><br /></span><p><strong>noce di girello</strong> (vitello) kg 1<br /><strong> cipolla</strong> 1<br /><strong> carote </strong>2<br /><strong> costa di sedano</strong> 2<br /><strong> prezzemolo </strong>4/5 gambi</p> <p><strong><em>per la salsa tonnata</em></strong></p> <p><strong>tonno sott’olio</strong> grammi 300 (sgocciolato)<br /><strong> capperi </strong><em>sotto sale</em> grammi 20+20<br /><strong> acciughe sott’olio</strong> 6 filetti<br /><strong>prezzemolo</strong> 1 ciuffo<br /><strong> brodo freddo</strong> circa 150 ml (potrete utilizzare quello di cottura della carne)</p> <p><em style="font-style: italic;">M</em><span style="font-style: italic;">ondate</span> e tagliate tutte le verdure a pezzi. Portate a ebollizione le verdure in acqua leggermente salata. Unite la carne e cuocete per 25 minuti a partire dall’ebollizione. Togliete dal brodo e lasciate raffreddare. Tagliate il vitello a fette molto sottili (se possibile con un’affettatrice).<br /><em> </em></p><p><em>Per la salsa</em>: frullate il tonno, le acciughe, i capperi (20 grammi), il prezzemolo e il brodo. Se necessario salate e pepate. Tenete in fresco.<br /></p><p><span style="font-style: italic;">Disponete</span> la carne su un vassoio o un piatto da portata, coprite con la salsa, i capperi restanti dissalati e qualche ciuffo di prezzemolo.<br /><em></em></p></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-81997169169474785302010-04-06T08:51:00.004+02:002010-04-08T19:55:59.811+02:00Torta di formaggi piemontesi<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S7raY41RFqI/AAAAAAAAEgI/cWq0pAL73lo/s1600/formaggi.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 356px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S7raY41RFqI/AAAAAAAAEgI/cWq0pAL73lo/s400/formaggi.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5456914019620296354" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Sopravvissuti alla Pasqua e magari anche a tutto il resto <span style="font-style: italic;">(io puntatina a Lisbona, voi?:))</span>, si riaprono le danze culinarie con una ricetta assolutamente immediata e distensiva, per di più fatta d'ingredienti interscambiali e quindi ascrivibile alla sezione <span style="font-style: italic;">"ricette semplicissime ed estremamente furbe", </span>di quelle che ci fanno pure un po' da svuota-frigo... <span style="font-style: italic;">e quindi ecco come ti riciclo la ricotta che doveva diventare la pastiera numero 1.234 e invece sul più bello, chissà perchè, ho preferito rinunciare! </span>:)) E come si suol dire in questi casi, a grande richiesta: un blog, il mio, che sta diventando una sorta di appuntamento del day-after, il giorno prima assaggi ed il giorno dopo, se ti va, ti cerchi pure la ricetta. Trattasi di torta salata preparata proprio di recente per una <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.cantinacastrocielo.it/it/Enoteca_Wine-Bar.html">degustazione</a> di vini <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.cascinadellerose.it/">Cascina delle Rose</a>, per cui formaggi rigorosamente piemontesi ed un risultato devo dire altamente stuzzicante, acclamato a gran voce da un bel po' di amici... come dicevo appunto: <span style="font-style: italic;">ehi, ma questa qui la trovo sul blog?</span> :)) Per l'involucro esterno, lascerei volentieri la ricetta dell'adorata pasta matta, leggera e docilissima da maneggiare <span style="font-style: italic;">(quella che una volta che la provi, non la molli proprio più),</span> ma aggiungiamo la nota che, in casi di pigrizia estrema, andrà benissimo anche della pasta sfoglia fresca, già pronta! Fateci sapere. ;-))<br /><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Torta di formaggi piemontesi</span><br /><br /><span style="font-style: italic;">per la pasta:</span><br /><span style="font-weight: bold;">250 g di farina 00</span><br /><span style="font-weight: bold;">100 ml di acqua</span><br /><span style="font-weight: bold;">2 cucchiai di olio extravergine d'oliva</span><br /><span style="font-weight: bold;">un pizzico di sale</span><br /><br /><span style="font-style: italic;">per farcire:</span><br /><span style="font-weight: bold;">250 g di robiola</span><br /><span style="font-weight: bold;">250 g di gorgonzola morbido</span><br /><span style="font-weight: bold;">1 manciata di olive verdi</span><br /><span style="font-weight: bold;">2 uova</span><br /><span style="font-weight: bold;">sale e pepe</span><br /><p class="mainpage mainpage mainpage">Impastare tutti gli ingredienti della pasta fino ad ottenere un panetto morbido, compatto e non appiccicoso (aggiungere l'acqua un po' alla volta fino a raggiungere la giusta consistenza). Avvolgere il tutto nella pellicola da cucina e lasciar riposare per almeno 30 minuti. Intanto, lavorare i formaggi con le uova ed un pizzico di sale e pepe, fino ad ottenere un composto cremoso ed omogeneo. Stendere la pasta con il mattarello ad uno spessore di circa 2-3 mm, cercando di ottenere un rettangolo. Stendere la crema di formaggi su metà rettangolo (considerando il lato lungo), completare con pezzetti di olive (chiaramente denocciolate), richiudere a mò di strudel sigillando bene i bordi (passateci sopra i polpastrelli leggermente inumiditi), praticare delle incisioni con la lama di un coltello (così da lasciar fuoriuscire il vapore che si formerà all'interno durante la cottura) ed infornare a 200 gradi per circa 30 minuti o comunque finchè la pasta non risulterà perfettamente dorata e croccante. Lasciar raffreddare completamente prima di porzionare e servire poi a temperatura ambiente... <span style="font-style: italic;">magari con un buon calice di barbera. </span></p></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-8023926679903864008.post-8871547147284648282010-03-31T11:09:00.006+02:002010-03-31T11:50:27.442+02:00Torta di nocciole<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S7MRmCI1llI/AAAAAAAAEf4/OU3LPe6ux7Q/s1600/nocciole.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 294px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_ShecGFEAxWA/S7MRmCI1llI/AAAAAAAAEf4/OU3LPe6ux7Q/s400/nocciole.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454722918782441042" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Touché, buttando l'occhio al calendario ci si aspetterebbe molto più plausibilmente una pasqualissima pastiera! Bè, la pastiera la trovate <a style="font-weight: bold;" href="http://mammachebuono.blogspot.com/2009/04/piu-pastiera-per-tutti.html">qui</a>, con tanto di annotazioni e dritte imprescindibili... in alternativa, oggi andrei di torta alle nocciole. Anzi di nocciole, nel vero senso del termine! Tra l'altro, un'autentica scoperta e non tanto per la torta in sè che è famosissima, rigorosamente piemontese (dove, guarda caso, hanno <a style="font-weight: bold;" href="http://prodottitipici.provincia.cuneo.it/prodotti/ortofrutta/nocciola/index.jsp">la nocciola IGP</a>), ma perchè ovviamente quando poi capita di <span style="font-style: italic;">farsela da sè</span>, e quindi di cercare la ricetta giusta, controllare bene la lista degli ingredienti... bè, capita pure di toccare con mano certi miracoli delle cosiddette ricette di tradizione. Tanto per iniziare, niente burro e niente olio, solo i grassi delle nocciole per un risultato friabilissimo, umido e profumato. E non c'è nemmeno la farina, ma sempre e solo le nocciole di cui prima per una consistenza davvero unica, morbidissima e granulosa quanto basta. Da ascrivere rigorosamente alla categoria dei <span style="font-style: italic;">'brutti ma buoni'</span>, i dolci che puntualmente vi fanno anche un po' penare all'atto del porzionamento, ma che una volta assaggiati vi rimettono in pace col mondo intero. Col senno di poi, nel senso che è stato ampiamente assaggiato prima, ma anche poi :))... lo vedrei bene come dessert di fine pasto, ma anche per la più golosa delle colazioni, da servire così com'è o magari con del cioccolato fuso... se posso dire la mia <span style="font-style: italic;">(ops, dimenticavo che qui posso dire tranquillamente quel che mi pare:))</span>, da preferire nettamente la versione al naturale! E sarò anche un po' di parte dato l'amore sviscerato per le nocciole, ma qui bè, se ancora non si fosse capito, se ne celebra un vero e proprio trionfo!<br /></div><br /><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Torta di nocciole</span><br /><span style="font-style: italic;">ricetta di Elisa di </span><a style="font-style: italic;" href="http://www.coquinaria.it/archivio/cucina/ricette/torta_di_nocciole_senza_farina.html">Coquinaria</a><br /><br /><span style="font-weight: bold;">500 g di nocciole non tostate</span><br /><span style="font-weight: bold;">500 g di zucchero</span><br /><span style="font-weight: bold;">8 uova</span><br /><span style="font-weight: bold;">succo e buccia di un limone</span><br /><br /><div style="text-align: justify;">Montare a lungo i tuorli e lo zucchero, aggiungere le nocciole tostate, la buccia ed il succo del limone, ed infine gli albumi ben montati, prima qualche cucchiaiata per ammorbidire l'impasto, e poi via via gli altri, con estrema delicatezza. Versare il tutto in una teglia di 28 cm di diametro (imburrata ed infarinata) ed infornare a 180° per 35 minuti, controllando la cottura. Conservare al fresco per qualche ora, meglio se per un'intera notte, prima di servire.<br /></div>Precisinahttp://www.blogger.com/profile/13538855438196323063noreply@blogger.com21