martedì 13 gennaio 2009

I pizzi leccesi... che si fecero cake :-)


Ovvio che, questa, me la sono inventata! Il pizzo che si fece cake :-) eppure, se ci fate caso... mettiamola così: pomodori, cipolle ed olive nere! Se ne avete, decidete pure con calma... perchè, appunto, potreste farci dei deliziosi pizzi leccesi oppure reinterpretare il tutto a suon di cake! Gli ingredienti peculiari sono questi e ci sono tutti, da qui la mia associazione d'idee (ho notato che, ultimamente, tendo ad associare parecchio!!!). Più che altro, mi ritrovo spesso con la necessità/desiderio di portare in tavola qualcosa che possa essere ricollegato ad un avvenimento della giornata o, comunque, ad un periodo particolare... sentimentalmente parlando! Ed ecco che ritorna, ancora, la mia cara Ada e tutta la sua terra, una terra arida quanto prospera, strana magia quella salentina!!! Ed era, appunto, con Ada che, qualche giorno fa, mi dilettavo in un simpatico/nostalgico scambio di messaggi, i saluti, gli auguri... ed un'incredibile voglia di passare a salutarla, presto. Anche per tornare a fare incetta di tutti quei prodotti sacri verso i quali, lei, aveva saputo magistralmente indirizzarmi. In pratica, la prima colazione, quella di Ada, era una sorta di degustazione... serviva a decidere cosa dovevo assolutamente portarmi dietro da quella terra così generosa! E sarà che m'è tornata in mente una scena in particolare... di come Ada scoprì che i tedeschi (ndr: rappresentati all'unisono da mio marito), la prima colazione, la preferiscono salata! Lei mortificatissima, con la (sua bellissima) torta pasticciotto appena sfornata, i biscotti al vino salentino... il giorno dopo, manco a dirlo, era stata prontamente predisposta l'alternativa salata, solo che... oddio, ma in questo pane c'è la cipolla, ma chi mangia cipolla di primo mattino?! Bè si, come tipo di pane sarà anche un tantino impegnativo, resta il fatto che i pizzi leccesi sono assolutamente deliziosi, da provare (vivamente in loco)! A proposito, qualche leccese di buon cuore... potrebbe a questo punto spiegarmi perchè ci tengono così tanto ad arricchire le tasche di dentisti & co.? Eh, almeno avvisate: attenzione, olive con tanto di nocciolo all'interno, pericolo pericolo!!! Comunque, dopo tutto questo bel rivangare... l'altra sera c'era da preparare una cenetta veloce, di quelle per le serate in stile home-cinema, qualcosa di pratico, aboliti piatti e posate... la gente normale si sarebbe fatta un panino, ma da queste parti si respirava il salento per cui :-) ...

...giusto due parole sul vino: per la preparazione del cake (ma di qualsiasi altra pietanza in genere), cercate di utilizzare lo stesso vino che berrete amabilmente dopo, spiluccando tra una chiacchiera e l'altra. Quindi sì, scegliete un vino buono... che sul vino davvero non vale la pena risparmiare, ne va della salute, altro che facili snobberie gourmand!!! Ed a proposito di vino, vi lascio un indirizzo molto interessante scoperto di recente: un'enoteca, posticino davvero carino, sorprendentemente fornito, anche i prezzi... felicemente assortiti, ben fatto insomma! Tra l'altro, non solo vini, ma anche champagne... per quei nostri famosi aperitivi un po' così :-) E visto che non si beve mai a stomaco vuoto (nel caso non aveste il cake per scaldarvi i succhi gastrici), vi consiglio caldamente anche un giretto in reparto gastronomia... sarà che, al momento, ho una fissa pazzesca per tutte queste cosine da abbinare ai mie amati formaggi, yum! E se (magari) gestite un blog, non tralasciate la sezione dedicata... della serie, ricchi premi e cotillons!!!

Cake salato con cipolle, pomodoro ed olive
stampo per plumcake da 20/22 cm

1 cipolla media
50 g di olio extravergine d'oliva
50 g di acqua
25 g di vino bianco secco
1 cucchiaino (raso) di zucchero
3 uova medio-piccole
20 olive nere (da denocciolare)
2 cucchiaini (rasi) di sale
220 g di farina 00
80 g di passata di pomodoro
8 g di lievito per torte slate
1 cucchiaino raso di bicarbonato
1 pizzico di peperoncino

In un tegame, lasciar rosolare dolcemente la cipolla finemente tritata, inizialmente con l'olio ed aggiungendo, poi, anche l'acqua, il vino e lo zucchero: il tutto, dovrà trasformarsi in una sorta di cremina (circa 15 minuti di cottura). Spegnere la fiamma e lasciar intiepidire. Intanto, sbattere le uova, con il sale ed il peperoncino, fino a renderle ben spumose. Continuando a sbattere, unire anche le olive denocciolate e tagliate a metà, la passata di pomodoro, la 'crema' di cipolla (con tutto il suo condimento) e la farina setacciata con il lievito. Infine, incorporare il bicarbonato. Versare il tutto in uno stampo foderato con carta da forno e cuocere a 180 gradi per circa 35 minuti o, comunque, finchè il cake non risulterà bello gonfio e dorato.

15 commenti:

Denise ha detto...

La parola 'leccesi' mi ha attratto visto le mie origini. Ero curiosa di questa ricettina...carina, pure inventata...brava!!

Unknown ha detto...

Basta non passare da quì per qualche giorno (forse incosciamente anche a ragione per non farmi del male durante il dopo-feste) per venire sommersi da una valanga di proposte succulente...oh, ce ne fosse una che non mi piace..(

Ciau:)

Serena ha detto...

Solo la descrizione della colazione della Sig.ra Ada mi ha fatto innamorare e se poi ci vogliamo mettere anche questo saporitissimo cake... Sei proprio brava a creare nuovi piatti, io non riuscirei mai a tirare fuori una ricetta dal niente!

Manuela e Silvia ha detto...

Che buono questo cake!! fà molto mediterraneo!!
bacioni

Fra ha detto...

Ottimo accompagnamento per un aperitivo fra amici!
Un bacio
fra

Michela cake designer ha detto...

Molto appetitoso sicuramente.

sorbyy ha detto...

Che bello questo cake
sei bravissima ciao

Precisina ha detto...

@denise: allora? meglio i pizzi o le pucce? :-)

@sweetcook: facciamoci del bene!

@onde: sempre prodiga di carineria!

@manu e silvia: ehssì, a metà strada tra jonio e adriatico, tendendo verso quest'ultimo però :-)

@fra: brava, tutto cubettato... sarebbe perfetto da sbocconcellare in allegria!

@michela: dovrai fidarti dell'assaggiatrice ufficiale :-)

@sorbyy: ehi carissima, guarda che di tanto in tanto s'organizzano carinissimi incontri bloggheschi, dal vivo eh! non è che riesci a fare una capatina qualche volta?

Günther ha detto...

è una bella interpretazione dei pizzi leccesi

cuochetta ha detto...

questo cake lo faccio al mio maritino che è leccese e poi ti dico che ne pensa... io già lo apprezzo... veloce e saporito, meglio di così!
Anna

Precisina ha detto...

@gunther: t'assicuro, me ne sono accorta soltando dopo... che avevo reinterpretato! reinterpretazione inconscia :-)

@cuochetta: che onore... poi fammi sapere, ci tengo :-)

Anonimo ha detto...

ho appena provato la ricetta del cake con ciolla, olive e pomodoro.............dire che faceva schifo è poco!!

Precisina ha detto...

@anonimo: adoro i dibattiti culinari, ma chiaramente il tuo msg non mi offre spunto alcuno e quindi niente, tant'è: prendiamo atto! anonimato incluso!!! :-).
alla prossima ricetta allora ;-) N.

laura ex anonimo ha detto...

l'anonimo era dettato da esigenze temporali ed anche perchè pensavo che nessuno mi avrebbe risposto!Precisina, mi sono attenuta al...grammo nell'esecuzione della ricetta, ma il sapore del cake era veramente ...non so come definirlo!Avevo scelto quella ricetta perchè ritenevo avesse una sua forte personalità, mentre invece mi sono ritrovata con un composto dal gusto indefinibile,dove forse il pomodoro ha preso il sopravvento sugli altri ingredienti!

Precisina ha detto...

@laura: ari-ecchime (ehbbè sì, qui rispondiamo sempre, soprattutto se pungolati :-))grazie per aver dettagliato il tuo disappunto, resto però ferma al punto di prima, mumble... figurati che questa ricetta è volata persino in puglia, dagli amici che appunto m'avevano iniziata ai pizzi leccesi ecc... certo, il pomodoro deve sentirsi eccome, ma non m'è mai capitato di perdere la cipolla strada facendo... anzi, se proprio dovessi trovare un sapore prevalente, ecco, direi cipolla. boh, magari prox la rifaccio, giusto per fugare ogni sospetto (ed io sono mooolto sopettosa) e per il resto, bè, mi spiace!
diciamo che sò cose che capitano (persino alle ricette precisine, che credi?!). saluti, nadia.