E così alla fine, abbiamo festeggiato! I miei (quasi) due anni di blog e - giacchè si registra una certa tendenza ad annoiarsi in primo luogo di se stessi e poi perchè andava decisamente fatta come cosa, quanto meno per rendere tutto più ordinato, funzionale, ecc ecc - il nuovo blog in arrivo! Il mio agognatissimo www.vitadaprecisina.com che sto preannunciando ormai da un pezzo e infatti, giusto per ingannare l'attesa, mi sarei già data all'allegra distribuzione dei nuovi bigliettini da visita che, manco a dirlo, ne sono un palesissimo e fedele richiamo. Va detto, la festa c'è stata nonostante la pioggia battente, in barba ai tavoli sistemati in giardino, ai fiori, gli ombrelloni riaperti giusto per l'occasione, alle candele alla citronella... ehvabbè, alla fine tutti all'interno! Contenti lo stesso però, e questo perchè - esattamente com'era nei miei pensieri - c'erano (quasi tutti) gli amici che avevo lasciato sull'isolotto e che adesso non si perdono nemmeno un aggiornamento del blog (almeno, così vanno dicendo in giro ed io vorrei decisamente crederci:)) e c'era la mia famiglia! In primis, i miei genitori ed il mio compagno che meritano un premio al quadrato per la pazienza infinita, le idee, l'aiuto materiale oltre che morale... e non è che doveva essere proprio scontatissima come cosa! E c'erano anche simpatici personaggi dell'entourage ischitano conosciuti/ritrovati soprattutto via facebook e che, boh, sarebbero accorsi perchè chiaramente interessati a quest'annosa questione del cibo da blog: cibo a volte un po' strano, tutto sommato carino e fotogenico, ma che alla fine... si potrà anche mangiare? :))
Vi dirò, il complimento che m'ha resa più felice diceva letteralmente: tutte cose apparentemente semplici e comuni, ma che quando le assaggi hanno sempre quel qualcosa di particolare. E diciamo che questa qui è sicuramente la sintesi del mio umilissimo approccio alla cucina, che non sia mai laboriosa e complicata, ma sicuramente riproducibile e alla portata di tutti. E con l'imperativo imprescindibile di affidarsi ai prodotti buoni, di mischiarli tra loro, ma solo quanto basta, soprattutto perchè l'abbiamo visto fare in giro a quelli bravi, e poi perchè è troppo divertente farlo... 'nzomma! :))
Per la scelta del menu, non ho fatto altro che setacciare (e risetacciare) a fondo l'archivio del blog, per ritrovare le ricette secondo me più gustose, quelle facilmente riproducibili a casa (anche se magari rientri tardi dal lavoro, ecc ecc) e quelle che inevitabilmente sentivo più mie, voglio dire, proprio in senso sentimentale. Per cui, sicuramente frittelle di pasta cresciuta, quelle con i 'ciurilli' (fiori di zucchina), le torte salate dell'ultimo minuto, quelle con la pasta sfoglia già pronta e condite, per esempio, con l'amatissimo pesto-pomodoro-ricotta, ma anche con quella scemenza assolutamente geniale (assaggiata di recente in una rosticceria romana vicino casa) e cioè semplicissima passata di pomodoro, condita con sale, olio d'oliva e aglio tritato e poi finita con un'infinità di gambucci di prezzemolo ridotti a piccoli tocchetti. Le zucchine 'cacio e uova', quelle della mia infanzia, per l'occasione inserite nei panini al latte di sempre, poi il pasticcio di mammà, il gateau di riso, il polpettone che il giorno dopo è ancora più buono (tenetelo a mente!), crostini dorati giusto per far assaggiare i ceci con la mortadella di Gabriele Bonci ed il più noto pere (rosolate con burro e miele) e gorgonzola. Le polpettine di melanzane che sono un must in ogni famiglia campana che si rispetti, piccole quanto una pallina da ping-pong e finite davvero in un attimo (ehvabbè capirai, un boccone e via:)). E quella sfiziosissima cosina spifferata quasi per caso, quella volta che ero passata a salutare la parente di turno (e credo si tratti di un consiglio firmato 'club delle cuoche'): una frusta di pane cotto a legna, affettato senza arrivare in fondo, le fette devono restare attaccate alla base, burro e alici tra un fetta e l'altra, il tutto avvolto ben stretto in un foglio di carta argentata e via in forno caldo per 10-15 minuti. L'effetto scenografico da non sottovalutare è che la padrona di casa arriva in tavola con questa sorta di caramella argentata, tutta da scartocciare proprio davanti agli invitati (tenersi forte perchè il profumino è destabilizzante) e che ognuno si serva da sè, staccando fette di pane aromatico e stuzzicante... e mi sa tanto che la ripropongo al volo al prossimo invito che faccio a casa, sicuuuuro!
Per le ricette, ho inserito al volo qualche link più 'famoso', ma nel caso chiedete e vi sarà tranquillamente dato... come sempre! :))
I dolci: il Migliaccio e la Morbidosa al cioccolato.
Scatti di Enzo Rando, bollicine Bele Casel, la musica degli autoctoni Personal, Michele e Timo ad aiutarci in sala... ed in cucina, quel pazzo scatenato di Maurizio Fois, cuoco sardo trapiantato ad Ischia ormai da un bel po' di anni e che, contro ogni previsione, ha saputo mettere da parte la sua naturale inclinazione da primadonna (come ogni chef che si rispetti, insomma) solo per esaudire ogni mia richiesta... eheheh, anche se spesso non era proprio d'accordo, ma proprio per nienteee :)). A tutti voi, G-R-A-Z-I-E!!!
Vi dirò, il complimento che m'ha resa più felice diceva letteralmente: tutte cose apparentemente semplici e comuni, ma che quando le assaggi hanno sempre quel qualcosa di particolare. E diciamo che questa qui è sicuramente la sintesi del mio umilissimo approccio alla cucina, che non sia mai laboriosa e complicata, ma sicuramente riproducibile e alla portata di tutti. E con l'imperativo imprescindibile di affidarsi ai prodotti buoni, di mischiarli tra loro, ma solo quanto basta, soprattutto perchè l'abbiamo visto fare in giro a quelli bravi, e poi perchè è troppo divertente farlo... 'nzomma! :))
Per la scelta del menu, non ho fatto altro che setacciare (e risetacciare) a fondo l'archivio del blog, per ritrovare le ricette secondo me più gustose, quelle facilmente riproducibili a casa (anche se magari rientri tardi dal lavoro, ecc ecc) e quelle che inevitabilmente sentivo più mie, voglio dire, proprio in senso sentimentale. Per cui, sicuramente frittelle di pasta cresciuta, quelle con i 'ciurilli' (fiori di zucchina), le torte salate dell'ultimo minuto, quelle con la pasta sfoglia già pronta e condite, per esempio, con l'amatissimo pesto-pomodoro-ricotta, ma anche con quella scemenza assolutamente geniale (assaggiata di recente in una rosticceria romana vicino casa) e cioè semplicissima passata di pomodoro, condita con sale, olio d'oliva e aglio tritato e poi finita con un'infinità di gambucci di prezzemolo ridotti a piccoli tocchetti. Le zucchine 'cacio e uova', quelle della mia infanzia, per l'occasione inserite nei panini al latte di sempre, poi il pasticcio di mammà, il gateau di riso, il polpettone che il giorno dopo è ancora più buono (tenetelo a mente!), crostini dorati giusto per far assaggiare i ceci con la mortadella di Gabriele Bonci ed il più noto pere (rosolate con burro e miele) e gorgonzola. Le polpettine di melanzane che sono un must in ogni famiglia campana che si rispetti, piccole quanto una pallina da ping-pong e finite davvero in un attimo (ehvabbè capirai, un boccone e via:)). E quella sfiziosissima cosina spifferata quasi per caso, quella volta che ero passata a salutare la parente di turno (e credo si tratti di un consiglio firmato 'club delle cuoche'): una frusta di pane cotto a legna, affettato senza arrivare in fondo, le fette devono restare attaccate alla base, burro e alici tra un fetta e l'altra, il tutto avvolto ben stretto in un foglio di carta argentata e via in forno caldo per 10-15 minuti. L'effetto scenografico da non sottovalutare è che la padrona di casa arriva in tavola con questa sorta di caramella argentata, tutta da scartocciare proprio davanti agli invitati (tenersi forte perchè il profumino è destabilizzante) e che ognuno si serva da sè, staccando fette di pane aromatico e stuzzicante... e mi sa tanto che la ripropongo al volo al prossimo invito che faccio a casa, sicuuuuro!
Per le ricette, ho inserito al volo qualche link più 'famoso', ma nel caso chiedete e vi sarà tranquillamente dato... come sempre! :))
I dolci: il Migliaccio e la Morbidosa al cioccolato.
Scatti di Enzo Rando, bollicine Bele Casel, la musica degli autoctoni Personal, Michele e Timo ad aiutarci in sala... ed in cucina, quel pazzo scatenato di Maurizio Fois, cuoco sardo trapiantato ad Ischia ormai da un bel po' di anni e che, contro ogni previsione, ha saputo mettere da parte la sua naturale inclinazione da primadonna (come ogni chef che si rispetti, insomma) solo per esaudire ogni mia richiesta... eheheh, anche se spesso non era proprio d'accordo, ma proprio per nienteee :)). A tutti voi, G-R-A-Z-I-E!!!
6 commenti:
Che fortunati i tuoi amici dell'isolotto!
Attendo trepidante il tuo nuovo blog con il tuo spirito creativo.
Prenoto uno dei biglietti da visita!
Ecco aspettavo con ansia questo reportage, volevo proprio vedere cosa avevi combinato.
Mi sembra dalle foto che la serata sia andata alla grande!!
Bacioniii
complimenti e auguri per il nuovo blog in arrivo ,potrò avere un bigliettino anche io??Complimenti anche per tutte le cose buone che pre pari.,Sei bravissima!Ti mando un saluto sotto il sole di procida.Baci.
Bellissimo festeggiamento! Auguri!
Che bel menu', che belle e buone cose, che affascinante lo chefsardotrapiantato, che bella Ischia e la cucina di mamma'.... per il terzo compleanno del blog e per il primo del sito.... POSSO VENI' PUR'IOOOO?????? giuro che mangio poco e me sto zitta eh.... baci grandi... Raffa
Che bel menu', complimenti.
Ciao Daniela.
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