La questione è sempre la stessa. O meglio, siamo (bene o male) alle solite: si cucina davvero in un niente, eppure, contrariamente ad ogni previsione (falsissimo! io aaamo la cucina essenziale, veloce, fatta di due/tre ingredienti di ottima qualità, di quelli che parlano, praticamente, da soli... vabbè, ci siamo capiti!), dicevamo, contrariamente ad ogni previsione, il risultato puntualmente c'intriga anche parecchio (ed ottima l'idea di piazzare reflex+treppiedi proprio accanto alla cucina!), per cui sarebbe più o meno deciso: diventerò l'eroina di tutti coloro che, per scelta o per destino, all'idea di restarsene ore davanti ai fornelli, proprio non...
Poi bè, ci sarebbe anche il fatto che visitare i foodblog (degli altri) fa sempre la (sua bella, porca) differenza (se state per farmi notare che, questo tempo, poteva servire a cucinare in maniera più seria e responsabile... no eh?!). Spiego meglio: 1) punti l'occhio sulla pasta con peperoni e basilico di Sigrid (toh!); 2) il giorno dopo, ti si materializzano ottimi peperoni carnosi nel cassetto del frigo (ari-toh!); 3) giusto per auto-segnalarmi una certa cosa... ricordarsi anche d'attaccare un post-it d'ispirazione trappista, tipo "ricooordati che hai preso i peperoni!!!" (e non lasciarli stagionare manco fossero dei provoloni, va bene che all'idea di arrostirli, spellarli...); 4) toh! a stò giro qui, vietato spellare; 5) ai fornelli!!!
In attesa che l'acqua per la pasta inizi a bollire, tagliate il peperone a cubetti (eliminando torsolo, semi e parti bianche), saltatelo per qualche minuto con aglio ed olio extravergine d'oliva, giusto il tempo di ammorbidirlo un po'. Salate, pepate e, a bollore raggiunto, salate anche l'acqua per la pasta. Cuocete, quindi, la pasta (nel mio caso, tagliatelle fresche, all'uovo), scolatela al dente senza sgrondare troppo. Versate la pasta sul fondo con il peperone, unite anche qualche cappero dissalato, abbondante basilico spezzettato con le mani e saltate velocemente (ecco appunto, utilissima parentesi ad hoc: se non avete ancora optato per l'acquisto, indispensabilissimo, di un salta-pasta leggero e funzionale, una sorta di padella a forma di wok, per darci dentro di gomito ed avambraccio così da legare alla perfezione piatti in cui, a fare da collante, ci saranno soltanto l'amido rilasciato dalla pasta + l'esiguo fondo/intingolo che non è la solita, comodissima sals-ona salva tutti... bè??? ci state ancora pensando??? :-)). Servite all'istante e [giusto perchè il peperone farebbe tantotanto Piemonte, uhm, dov'è che leggevo dei medesimi in bagna cauda? Sale&Pepe di ottobre? E giusto perchè nojo, in effetti, non sappiamo se stò weekend tartufoso riusciremo a regalarcelo oppure no (nel mentre, sogniamo ad occhi aperti e portiamo tantatanta pazienza)] completate con un goccio d'olio al tartufo e qualche scaglietta di Castelmagno (d.o.p., oops). Uhm, da bere, decisamente barolobarolo e... vivaviva il Piemonte! :-)))
Poi bè, ci sarebbe anche il fatto che visitare i foodblog (degli altri) fa sempre la (sua bella, porca) differenza (se state per farmi notare che, questo tempo, poteva servire a cucinare in maniera più seria e responsabile... no eh?!). Spiego meglio: 1) punti l'occhio sulla pasta con peperoni e basilico di Sigrid (toh!); 2) il giorno dopo, ti si materializzano ottimi peperoni carnosi nel cassetto del frigo (ari-toh!); 3) giusto per auto-segnalarmi una certa cosa... ricordarsi anche d'attaccare un post-it d'ispirazione trappista, tipo "ricooordati che hai preso i peperoni!!!" (e non lasciarli stagionare manco fossero dei provoloni, va bene che all'idea di arrostirli, spellarli...); 4) toh! a stò giro qui, vietato spellare; 5) ai fornelli!!!
In attesa che l'acqua per la pasta inizi a bollire, tagliate il peperone a cubetti (eliminando torsolo, semi e parti bianche), saltatelo per qualche minuto con aglio ed olio extravergine d'oliva, giusto il tempo di ammorbidirlo un po'. Salate, pepate e, a bollore raggiunto, salate anche l'acqua per la pasta. Cuocete, quindi, la pasta (nel mio caso, tagliatelle fresche, all'uovo), scolatela al dente senza sgrondare troppo. Versate la pasta sul fondo con il peperone, unite anche qualche cappero dissalato, abbondante basilico spezzettato con le mani e saltate velocemente (ecco appunto, utilissima parentesi ad hoc: se non avete ancora optato per l'acquisto, indispensabilissimo, di un salta-pasta leggero e funzionale, una sorta di padella a forma di wok, per darci dentro di gomito ed avambraccio così da legare alla perfezione piatti in cui, a fare da collante, ci saranno soltanto l'amido rilasciato dalla pasta + l'esiguo fondo/intingolo che non è la solita, comodissima sals-ona salva tutti... bè??? ci state ancora pensando??? :-)). Servite all'istante e [giusto perchè il peperone farebbe tantotanto Piemonte, uhm, dov'è che leggevo dei medesimi in bagna cauda? Sale&Pepe di ottobre? E giusto perchè nojo, in effetti, non sappiamo se stò weekend tartufoso riusciremo a regalarcelo oppure no (nel mentre, sogniamo ad occhi aperti e portiamo tantatanta pazienza)] completate con un goccio d'olio al tartufo e qualche scaglietta di Castelmagno (d.o.p., oops). Uhm, da bere, decisamente barolobarolo e... vivaviva il Piemonte! :-)))
4 commenti:
facile, veloce e buonissima!!
essenziale, ma assolutamente gustosa! piace tantissimo anche a me questo tipo di cucina!
baci
fra
guarda che la eri già la mia eroina eh! :)
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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