giovedì 26 febbraio 2009

Cavolfiore e caciocavallo... al barattolo!


Non potete immaginare il divertimento! Che inizia sfogliando avidamente le meravigliose pagine del libro di José Maréchal... in pratica, vorresti provarle tutte (le ricette) all'istante, ma davvero! Il che è decisamente un buon segno! Solo che poi, contro ogni previsione, più che dai bicchieri, ci siamo lasciati attrarre dai barattoli, quelli a chiusura ermetica... perchè avrei una sorta d'inclinazione naturale verso tutto ciò che è chiuso e che pian piano, con magia e mistero, ti tocca aprire lentamente... annusando a pieni polmoni! Ed io sarei, appunto, una che (in primis) deve poter annusare... i cartocci al forno, una pentola scoperchiata, ma anche (semplicemente) il sacchetto col pane caldo, profumi di tutti i giorni insomma! Va da sè che queste divertentissime patate+formaggio (in origine, José ha utilizzato le patate!) assemblate e cotte direttamente nel barattolo... nemmeno a dirlo, le ho provate all'istante. E devo (anche) confessare una cosa... che, a questo punto, mi farà apparire scemissima agli occhi di chi conosce la (forse, piuttosto ovvia) risposta, ma anche simpaticissima (e tenerissima) agli occhi di chi, invece, era lì a chiedersi esattamente la stessa cosa! Vada per la tenerezza: la cottura avviene in forno, a bagnomaria e fin qui, tutto bene... ma i barattoli vanno chiusi oppure no??? Ecco, quando la metà di voi avrà finito di divertirsi... e l'altra metà di appoggiare il mio fondamentalissimo punto di domanda (diciamo che spero almeno in un 50 e 50!), potreste riflettere (con me) sul fatto che... A) la ricetta richiede esplicitamente l'utilizzo di barattoli a chiusura ermetica e B) sempre la ricetta, in effetti, non dice di chiudere il barattolo prima della cottura. Ma allora, perchè la necessità del tappo ermetico? E cosa ancor più basilare: in caso di barattolo aperto, dove starebbe la differenza con una normale cottura in terrina? Per cui sì, alla fine ho chiuso i barattoli! Covando una fifa di quelle... ma tutto è bene quel che finisce bene, nessuna esplosione, nemmeno fuoriuscite poco gradite (comunque, non bisogna riempire fino all'orlo)... a fine cottura, con un'ansia davvero non riportabile, sono riuscita ad aprire i mitici (sniiiiifffff, quasi svenivo per le pericolose esalazioni!) e via, nuovamente in forno per qualche minuto di grill-effetto-crosticina (che, in realtà, si stava già ben delinenado sui bordi). Insomma, ansie a parte (effetto-prima-volta), è stata un'esperienza parecchio eccitante, diciamo pure stre-pi-to-sa: avete mai cenato 'al barattolo'? Come dicevo, la ricetta originale prevedeva l'utilizzo delle patate. E del munster/camembert. Noi ci siamo arrangiati con del cavolfiore (assolutamente da consumare!), un commovente caciocavallo silano, i pistacchi che avevamo già avuto modo di apprezzare col cavolfiore, la curcuma di cui (sempre col cavolfiore) s'era letto qualcosa in giro... ma ce li avete o no stì benedetti barattoli?

Barattoli di cavolfiore al caciocavallo silano
per due barattoli mono porzione (da ca. 350 g)

1/2 cavolfiore
1 patata di medie dimensioni
1 uovo
50 g di latte
6 fettine di caciocavallo (spesse ca. 2 mm)
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
1 manciata di pistacchi
non salati
1 piccolo spicchio d'aglio (facoltativo)
1 cucchiaino di timo fresco tritato
1 pizzico di noce moscata
1 pizzico di curcuma
sale e pepe

Scaldate il forno a 220°. Dividete il cavolfiore in cimette, sbucciate la patata, tagliatela a cubetti e cuocete tutto a vapore fino ad ammorbidirli leggermente. Con un mixer, frullate il tutto unendo anche l'aglio, il sale, il pepe ed il timo tritato. In una ciotola, rompete l'uovo e sbattetelo con il latte, un pizzico di sale e pepe, la noce moscata, la curcuma ed il parmigiano. Nei barattoli, alternate la purea di cavolfiore, le fette di caciocavallo e la crema d'uovo, terminando con una fettina di caciocavallo ed i pistacchi spezzettati grossolanamente. Chiudere i barattoli, posizionarli all'interno di una pirofila da forno, colma d'acqua (i barattoli dovranno risultare immersi di, almeno, due dita) ed infornare per circa 40 minuti. Se dovessero colorirsi troppo, abbassate un po' la temperatura del forno. Infine, facendo molta attenzione a non scottarsi, estraete i barattoli, apriteli lentamente e passateli al grill per pochi minuti, finchè non si formerà la crosticina sulla superficie. Lasciar riposare 5-10 minuti prima di servire. Se preparati in anticipo, i barattoli possono essere scaldati a bagnomaria, nello stesso modo in cui sono stati cotti!

NOTA: alla fine, ne è uscito un piatto (anzi, un barattolo) che di Maréchall, , ha soltanto il barattolo (appunto); per questo, mi sembra oltremodo obbligatorio indicare (anche) la ricetta originale:

Mini-terrine di patate al munster
per 6-8 barattoli da 125 g

3-4 patate
1 piccolo munster
(o del buon camembert)
1 spicchio d'aglio
50 cl di panna liquida
sale e pepe
1/2 cucchiaino di noce moscata
o di quattro spezie in polvere

Unite la panna, l'aglio tritato e le spezie. Salate, pepate e mescolate bene il tutto. Tagliate il formaggio a fettine. Sbucciate le patate, lavatele e tagliatele a fette sottili. Scaldate il forno a 220°. Componete i bicchieri alternando gli strati di patate, formaggio e crema, terminando con una fettina di munster. Cuocete in forno a bagnomaria per circa 40 minuti.

19 commenti:

Monique ha detto...

Allora devi provare il "brodetto Uliassi"..una specie di zuppa di pesce nei barattoli..quando lo apri annusi il mare..L'ho preparato al mio fidanzato per il suo compleanno e ha apprezzato!! Prova e fammi sapere!

Precisina ha detto...

Noooo, ma non si dicono stè cose!!! :-))))) certo che ti faccio sapere!

Serena ha detto...

Che idea insolita! Assolutamente da sperimentare, ma prima devo procurarmi i barattoli come da foto! Volendo usare sole patate, quante ne metto?

Anonimo ha detto...

Ciao, sono molto incuriosita dal barattolo ma una domanda sorge spontanea... certo, chiusi, ma con la gomma o senza?
Bello il tuo blog,compimenti, amche per la costanza!!!
Mimma

MilenaSt ha detto...

Ricapitolando: i barattoli a chiusura ermetica ce l'ho, il caciocavallo silano a casa mia non manca mai, le patate (silane) idem ... etichetta: ricetta da provare assolutamente!!!!!

Lydia ha detto...

Ho letto più volte di questo tipo di cottura, ma non mi ero mai azzardata, forse proprio per il timore di un'esplosione in forno.
Se mi dici che ciò non avviene ci provo anch'io

Precisina ha detto...

@onde: giustappunto! ho inserito anche la ricetta originale in calce al post (anche perchè ho notato che alla fine, davvero, c'era rimasto giusto il barattolo!) :-)

@mimma: senzaaa :-) la prima cosa che m'ha detto mio marito quando è uscito di casa senza sapere se, quella sera, avrebbe cenato oppure no! ciao :-)))

@lenny: m'hai fatto venire un'incredibile voglia di passare a trovarti! dimmi che il silano te lo pucci pure nel cappuccio! :-)

@lydia: nel caso, avvertirò un sonoro fischio alle orecchie :-)))

Serena ha detto...

Oh, scusami, non avevo notato... Quindi, le patate, nella ricetta iniziale, non si facevano precuocere? Direttamente crude in forno?

Precisina ha detto...

@onde: no no... l'ho messa dopo :-) dopo averti letta!!! e poi sì, José mette tutto a crudo :-)

Precisina ha detto...

@onde: però pensavo... dall'alto del mio (meschino) esperimento... non sottovaluterei del tutto l'idea della purea di patate, tipo gateaux! tu come la vedi?

Manuela e Silvia ha detto...

Non ti preoccupare...il dubbio sarebbe venuto anche a noi...sarà mancanza di logica..ma se non è scritto...non sapremmo proprio cosa fare!
in goni caso questa combinazione di cavolfiore e patate con caciocavallo e pistacchi...ci piace un sacco!!
da provare sicuramente...magari proprio nel barattolo ;)
bacioni

JAJO ha detto...

Precisina ???
PIGNOOOLAAAAAAAAAA !!!!!!!
hahahahahahaha
Anche io ho in serbo un paio di cosine che vorrei preparare "al barattolo" (per questo li sto accumulando da un po' di tempo :-D)
Bacioni !!

Fra ha detto...

Ok mi hai convinto scatta l'operazione acquisto barattoli e le varie sperimentazioni del caso...e la prima volta cercherò di non farmi venire l'ansia da esplosione!
Un bacio
fra

Serena ha detto...

Aspetta, tu intenderesti infornare nel barattolo le patate già lesse e schiacciate, a strati con mozzarella, prosciutto etc? Sì, sicuramente si può fare e dovrebbe anche venire buono, però secondo me la particolarità dei "barattoli" è proprio che gli ingredienti si cuociono all'interno. Se li cuoci prima e poi li ripassi in forno contnuti nei barattoli... beh, è come se li facessi gratinare in un contenitore qualsiasi e poi li servissi nei barattoli. Però "tecnicamente" si può fare, senza dubbio!

lise.charmel ha detto...

ma bastaaaa... basta postare ricette tratte da questi libri meravigliosi che vanno immediatamente a popolare la mia wish list (già di per sé infinita)!
per i tuoi dubbi c'è poco da ridere: io non avevo mai nemmeno sentito parlare di cottura al barattolo!

Precisina ha detto...

@manu e silvia: mi confortate!

@jajo: :-) curiosissima!!!

@fra: detto da chi c'è passato...sarà dura (un po' d'ansia è quasi fisiologica)!

@onde: ok, provo ad arrampicarmi sugli specchi :-) cuocendo col tappo ben chiuso, dai, un po' cambia, anche se dentro c'hai già una purea, viene più cremoso! Cmq sì, hai ragione tu, anzi nel caso, tienimi informata!

@lise: benvenuta (giusto?)... e per quanto possa valere, sappi che in certi posti, reali oppure online che siano, dovrei girare bendata... e con le mani legate!

sabi ha detto...

mi avevi incuriosito, così ho fatto un piccolo "sforzo" e ho acceso il pc per sbirciare un po' questa delizia... e in effetti... ne è valsa la pena!! :-)

Lady Cioffa ha detto...

questa cottura nel barattolo ermetico la devo proprio provare (anche se come minimo a me esploderà tutto!)

Precisina ha detto...

@sabi: quindi la prox volta che si va all'ikea...

@giò: ma nooo, ottimismo!!! :-)