mercoledì 20 agosto 2008

Pane cafone... a chi?!

Vi dico una cosa, la stessa che ripeto a mio marito quando siamo dai suoi in Germania: per ogni cosa... ci vuole il pane giusto! Sarà che (lì) ci sono talmente tanti pani, fantastici, tutti in forma perfetta, sembrano gioiellini (mica come sti' nostri panelloni invadenti, cavolo, sono pani tedeschi quelli), poi neri, meno neri, con i semini, buonissimi, ma (e qua mi casca l'asino) sono pani da colazione, da burro e marmellata! Bè certo, non credo che i tedeschi abbiano mai avuto voglia di cenare a 'pane e pummarola'... indi, anche il pane è un fatto culturale e siamo tutti d'accordo, credo! Ma qui viene il bello: i cafoni, se uno ci pensa, se li ritrova ovunque, sono tipi che s' infiltrano, s' adeguano o almeno ci provano... morale della favola? Il pane cafone per me sta bene a cena col salame napoletano (se per una volta rinunciamo alla pummarola, parlo per me eh) e a colazione col burro (che sia burro)... come disse qualcuno, fate vobis!!!

Pane cafone

200 gr farina 00
200 gr farina manitoba

200 gr farina di frumento integrale

400 ml acqua tiepida
3 gr lievito di birra fresco

1 cucchiaino miele
1 cucchiaio aceto

15 gr sale

Sciogliere lievito e miele con poca acqua (presa dai 400 ml), aggiungere ca. 50 gr di frina 00 (presi dai 200 gr) ed amalgamare con una forchetta in modo da ottenere un pastella morbida ma omogenea. Lasciar lievitare per circa un' ora. Miscelare, quindi, le farine, unire il panetto prelievitato, l'aceto ed iniziare ad impastare aggiungendo l' acqua gradualmente. Infine, incorporare anche il sale. Lavorare a lungo fino ad ottenere una massa omogenea (che resterà molto morbida, ma è giusto così). Trasferire il composto in un contenitore spennellato con un po' d' olio d' oliva, coprire con un panno umido e lasciar lievitare fino al raddoppio (4 ore a 25 gradi). Rovesciare l'impasto lievitato su un piano da lavoro infarinato e procedere alla formatura posizionando il filone sulla leccarda del forno coperta da apposita carta. Eseguire dei tagli trasversali sulla superficie, spolverare con poca farina e lasciar nuovamente lievitare fino al raddoppio (2 ore sempre a 25 gradi): non temete per la forma, è un pane che si sviluppa più in orizzontale! Scaldare il forno a 210 gradi (programma ventilato), appena pronto, infornare inserendo la leccarda nella parte medio-bassa del forno. Abbassare la temperatura a 200 e cuocere per 40 minuti. Abbassare ulteriormente a 180 gradi e proseguire la cottura per altri 10 minuti. Sfornare, trasferire su una gratella e lasciar raffreddare.

Domanda: e se non è cotto? Impossibile, è una ricetta precis-ina! Ad ogni modo, schioccateci sopra le dita, come se voleste far partire una biglia (sempre metafore esaltanti, non c' è che dire), se fa toc (o tac, basta che sia un suono secco) è pronto!

Nota: il pane cafone, ma cafone cafone, è di sola farina bianca... eppure a me la (limitata) percentuale di farina scura non dispiace affatto, anzi! E andrebbe cotto nel forno a legna (ma se il marito non c'è, passo) e, soprattutto, andrebbe preparato con il lievito madre (in tal caso si conserva per una settimana, non solo, diventa ogni giorno più buono)... pigra eretica che non sono altro!

10 commenti:

Nella Cucina di Martina ha detto...

evviva i cafoni!
Ottima ricetta! in previsione del prossimo autunno, intanto segno!
Ciao ciao
Martina

Aiuolik ha detto...

Anche io me la segno in previsione dell'autunno...diciamo che in questo periodo stiamo panificando veramente pochissimo!

Ciaooo,
Aiuolik

Dolcienonsolo ha detto...

Che bel "cafone"...da provare!!!

Mirtilla ha detto...

simpaticissima!!!
io sono stata a napoli dai miei,e il mio bimbo e'impazzito per il pane"cafone"....e lo chiama cosi,bello chiaro e capibile!!
bacioni

Precisina ha detto...

Quindi, nulla contro i cafoni...ambè, volevo vedè!!! Baci sparsi!!! p.s. ma solo io panifico anche a trenta gradi???

Luisa ha detto...

Ciao sono passata per saluto domani vado in ferie. Tu niente ferie? Ci sentiamo a settembre...dimenticavo la pasta in insalata di ieri è da urlo!!!! Buonissimo anche il pane, devo decidermi a usare il lievito di birra pure io; sai da polentona non voglio imparare a usarlo Ciao

Simo ha detto...

Waow, Nadia, anch'io oggi in vena di pane..........
...questo è da provà!!!!!
Ciao e buon pomeriggio

Precisina ha detto...

Tutte sintonizzate quindi? Ah, mi fate venire in mente che... non ho ancora visto i vostri :-)

Anonimo ha detto...

no,anch'io panifico sempre..anche a 40 gradi haha,
Ma tu posti veramente ogni giorno no?? ma che sei brava!

Precisina ha detto...

Cleo, uhm quasi!