Un piatto semplice, un piatto della mia terra!
La cucina ischitana e' senza dubbio una cucina povera e, infatti, non a caso vi si trovano innumerevoli ricette a base di verdure...
si, perche' Ischia piu' che un 'isola di marinai, come la vicina Procida, e' stata da sempre un' isola di contadini...molti di questi oggi sono diventati albergatori, ma questa e' un'altra storia!!!
Dai nostri orti arrivano le verdure e gli ortaggi a foglia verde per le svariate zuppe di tradizione,
i pomodori disponibili praticamente tutto l'anno grazie alla sana abitudine di farne dei grappoli,
i famosi "piennoli" !!!
...tantissime le abitazioni, ma anche i ristoranti che espongono con orgoglio i loro "grappoli" vermigli sotto gli archi delle finestre oppure all'ombra di una paglierella:
per quanto mi riguarda, siamo dinanzi al folclore puro!!!
E poi gli odori mediterranei, inconfondibili, pare ne sia impregnata l'aria stessa:
l'origano, il rosmarino, la salvia, il mirto, il timo, il basilico, il prezzemolo, il finochietto, la menta, i capperi ...
Ebbene, e' da qui che nascono tantissimi piatti, i piu' succulenti ...
e' quasi impossibile che una ricetta tipicamente ischitana preveda ingredienti costosi ...
si cucina con quello che viene dalla terra, possibilmente in maniera spontanea!
La cucina ischitana altro non e' che una rivisitazione di quella napoletana:
stessi aromi, stessi accostamenti, stesse procedure...
la nostra personale rivisitazione e' stata un'esigenza, per cosi' dire, sociale!
Una volta, i "signori" erano quelli che risiedevano sulla terraferma, a Napoli,
li' erano destinati i prodotti migliori, le carni, lo stesso pregiatissimo pescato ischitano...
per noi restavano solo pesci poverelli come alici, aguglie, baccala'.
Oggi la situazione s'e' addirittura capovolta:
Ischia ormai vive di turismo ed e' stata proprio questa moltitudine di villeggianti affamati
a far lievitare vertiginosamente la richiesta di prodotti pregiati...
...anche se, nonostante tutto, la mia idea resta sempre la stessa:
meglio prediligere i poveri, ma gustosissimi pesci locali, cucinati in maniera eccellente dai nostri sapienti cuochi... piuttosto che riempirsi la bocca ordinando una spigola oppure un' orata che quasi sicuramente saranno d'allevamento!!!
E lo stesso discorso vale per la verdura, la frutta...
preferisco aspettare i prodotti locali, quelli dei nostri contadini...
seguire la naturale stagionalita' dei prodotti e, soprattutto, mangiare qualcosa che corrisponda esattamente al suo nome botanico !
Il posto in cui vivo me ne da' la possibilita' e ne approfitto con gioia!!
Per preparare questo piatto, sono semplicemente andata in giardino per raccogliere tutto quello che poteva servirmi... al momento di assaporarlo, ci siamo sentiti dei re!!!
RICETTA
Bollire la pasta in acqua salata, avendo cura di cuocerla per la meta' del tempo richiesto sulla confezione.
In un'ampia padella, scaldare dell'olio extravergine d'oliva e soffrigervi una piccola cipolla novella tritata...deve praticamente sciogliersi, per evitare di farla bruciare consiglio di aiutarsi con un goccio d'acqua.
Unire, alla fine, anche un generoso trito di rosmarino, timo, origano, basilico, menta, prezzemolo e buccia di limone, tutto in parti uguali (conservare un po' di tutto per la decorazione del piatto).
Spargere anche una manciata di uvetta precedentemente ammorbidita in acqua tiepida, qualche cappero dissalato e dei pinoli tostati. Correggere di sale ed aggiungere un po' di peperoncino.
Con un mestolo forato, scolare gli spaghetti direttamente nella padella con gli odori, allungando con dei mestoli di acqua di cottura della pasta per poter terminare la cottura, come si fa con il risotto: dovrete ottenere una cremina densa e profumatissima!
A cottura ultimata, mantecare con abbondante parmigiano grattuggiato e servire subito, decorando ogni piatto con il trito di odori tenuto da parte.
giovedì 5 giugno 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
8 commenti:
Il fatto è che io non le trovo mai tutte le erbette fresche, a parte prezzemolo e basilico e non le so coltivare da me. Che dici ci metto quelle dei barattolini???
Mi intriga soprattutto la presenza dell'uvetta, che non ho mai provato nei piatti salati... sicuramente da tenere a mente, grazie per l'idea!
la semplicità delle cose dà i risultati migliori!!!
complimenti per il piatto!
ciao
irene
mi sembra di sentirne il profumo dalla fot.....da provare sicuramente:-)bacioni imma
ehi! è un po' che non "preciso" sul tuo blog.
dalla foto mi sembrava un sughetto di pesce(tipo seppia), che bello scoprire che invece è un semplice sughetto di aromi, mi mancano praticamente tutte le spezie, ma provvederò...bacini
Semplice e buonissima!
Sicuramente da provare!
ciao e buon pomeriggio
questi spaghetti sono molto semplici e invitanti....mi mancano tutte queste spezie fresche ma...penso che posso farla con quello che rimedio:-)
Annamaria
Paola:
mi rendo conto...barattolini no no no...un salto dal fioraio si si si!
Dolcetto:
ma certo, la nota dolce per te e' una condizione irrinunciabile!
Irene:
Grazie Irene...concordo con te!
Lapanciapiena:
Be', non siamo poi cosi' lontane, magari un po' di aroma e' arrivato.
Sabi:
odori cara, non spezie...lo so che ormai ti sei catapultata nel paese del curry e co., ma vedi di non tradire le tue origini: ma l'origano fresco, dov'e'??!!
Simo:
grazie cara.
Unika:
devi attrezzarti cara, non sai che ti perdi, e poi con tutte quelle piantine che hai!!! fai come me, niente fiori, solo piantine 'utili'!
Posta un commento