giovedì 25 giugno 2009

Pasta, rucola e fantasia


Ovvero, di come c'inventiamo le insalate di pasta per sfamare il parentume, bene o male, con quel che c'è. E di come tocca appuntarsi gli ingredienti utilizzati per eventuali insalate a venire ;-). Poi, sempre perchè il patto era di cucinare con quel che c'era :-), ne ho approfittato per provare questi enormi elicoidali di Gragnano [nuovo pastificio (nuovo per me) scovato al TuttoFood], devo dire, guardati anche con un minimo di scetticismo iniziale (irriducibile puffo quattrocchi che in versione moderna c'ha le lenti a contatto, ma sempre quattrocchi rimane): causa, una confezione esterna davvero troppo lussuosa e ricercata, con tanto di coordinate geografiche per rintracciare (su google-earth) l'intero vissuto dell'elicoidale incriminato, a partire dalla semina del grano, etc etc... e la domanda è(era): vuoi vedere che me ne stò lì a rintracciare il chicco di grano e, intanto, la pasta mi si scuoce miseramente [però vabbè, intanto, so da dove viene il grano (scotto)]?! Ironia e diffidenza a parte, ma no che non scuoce! Considerando soprattutto che, le insalate di pasta, vengono notoriamente preparate in abbondanza [proprio per essere (notoriamente) consumate fino al giorno seguente (o no?! )], se oltre a non scuocere, resta pure perfettamente in forma, ancora meglio.
E magari me ne vò persino a vedere dov'è che m'hanno seminato stò benedetto grano. A cuor leggero, ecco.

Per la preparazione: preparate del pesto di rucola tritando finemente la rucola fresca, con un piccolo spicchio d'aglio (privato dell'eventuale germoglio interno), una manciata di mandorle spellate e tostate, qualche foglia di basilico, parmigiano e pecorino grattugiato a gusto (qui, netta tendenza ad abbondare :-)), sale, pepe ed olio extravergine d'oliva di quello buono (da stè parti, provato di recente un delicatissimo Tuscanese dop Tuscia) fino ad ottenere un composto fluido ed omogeneo. Conservate al fresco. Intanto, lessate la pasta in abbondante acqua bollente salata. Scolatela al dente e raffreddatela velocemente sotto acqua corrente ben fredda. Condite il tutto con il pesto. Unite anche dei pomodori San Marzano a spicchi, cubetti di cetriolo e mandorle tostate a lamelle. Eventualmente, correggete di sale e pepe. Refrigerate per circa mezz'ora prima di servire.

9 commenti:

Manuela e Silvia ha detto...

Ciao! anche noi facciamo la pasta così! buonissima e totalemnte estiva!!
bacioni

Saretta ha detto...

Io avevo fatto al pasta alle mie 3 P:pesto pomodorinie pecorino!;)
Buona questa!
la pasta di Gragnao è la + bbuona del mondo!!!

Nicole ha detto...

ciao!la pasta di gragnano ce l'ho anche io, presa da eatitaly,per ora ho provato solo gli spaghettoni, divini..Ora mi rimangono i paccheri e la calamarata. Bello il pesto di rucola, mi piace un sacco sul serio!Baci!

Barbara Palermo ha detto...

Non ho mai pensato di usare il pesto di rucola per una pasta fredda: ottima intuizione!

Dida70 ha detto...

Fatte le crocchette, anche se lungi dall'essere esteticamente così perfette come le tue...arghhhhh...ma come hai fatto ad evitare che fuoriuscisse un pò di pasta filante??????????????
il profumo di limone ci ha conquistato!
questa pasta la metto in lista!
baciusssss
dida

anna ha detto...

Che dire....invitantissimo!!
Nel mio orticello la rucola selvatica la fa da padrona, ben vengano queste ricette!
Ciao!

Precisina ha detto...

@manu e silvia: totally ;-)

@saretta: e mi sa che ti rubo la ricetta! 'P'osso?

@nicole: paccheri cozze e pecorino, se po' ffà?

@barbara: ;-)

@dida: ehiiiiiii, ma ahi fatto la doppia panatura? nel caso, alla prox, passale anche nella farina (come primo step). p.s. e chi t'ha detto che da me non è fuoriuscito formaggio? solo che quelle lì non le ho fotografate ;-)

@anna: invidia!

Fra ha detto...

Squisita!
Un bacione
fra

Gustorante ha detto...

molto interessante questa ricetta, complimenti!!! se hai altri idee, consigli, innovazioni....date una occhiata al mio nuovo sito gustorante e lasciateci sapere delle vostre creazioni!!!