Tranquilli, non è un attacco di protagonismo, sotto natale poi!!! No giuro, è semplicemente la risposta ad un appello, quello di un'amica in panne, una specie di gallina starnazzante che, all'ultimo momento, s'è accorta di non avere argomentazioni valide per la sua imminente tesi (di laurea, ndr in scienze dell'educazione). E quindi, adesso, se la prende con noi capite?! In pratica, ha deciso di metterci a nudo (eh, più di quanto non si facesse già, con la scusa dei risottini e dei ciambelloni). E vuole anche sentirci riferire cose intime, intimissime... ed anche qui, credo ci siano state volte in cui s'è straparlato davvero, oltre i limiti dell'umana decenza. Eppure, a quanto pare, non era abbastanza. Non per lei. Mi chiedo: stà tesi, devi scriverla sulle follie deliranti di chi sogna di trovare sotto l'albero il mega-pacco-gran-riserva-di-castroni? Su chi sviene perchè.. oddio, è finito il fiordisale, amore stasera prendiamo le pizze! Su chi staziona un'ora davanti alla bilancia digitale perchè quel maledetto pezzetto di burro non ne vuole proprio sapere di pesare 30 grammi, esatti (che insolente)! Davvero Lo, t'interessa proprio questo? E allora sia! La domanda di rilevantissimo interesse scientifico è: perchè il blog? Bene, te la sei cercata cara Lo (tu e chiunque leggerà quanto segue... fate ancora in tempo a passare oltre eh). Ok, prendo fiato, pronti, partenza (posso contare fino a tre?), via...
- nadia, in arte precisina (chiariamo stà cosa, precisione mentale, assolutamente non riferita agli oggetti, oddio i panni nell'armadio... ci siamo capiti?!). Femmina (facciamo donna?!), 30+1 lune all'attivo. Ho aperto il blog (più o meno) 8 mesi fa, quando ormai il pallino del cibo doveva necessariamente trovare una collocazione più efficace. Non si può avere tutto in testa, ma nemmeno sul solito quadernone con i soliti (miliardi di) foglietti volanti (che ancora ho)! Dice, ma un diario no? Bè, sarebbe ora che tutti i bloggers ammettessero, una buona volta, la propria chiara ed evidente tendenza al protagonismo! Ohhh! Poi, lo stavano facendo praticamente tutti (aprire un blog intendo... e tutti a dire "ma perchè non lo apri anche tu?!" uhm quasi quasi). Quando si dice, per gioco. Ma davvero. E vediamo un po' che effetto fa. Un effetto fantastico, per ora! Ah, tutto ciò che mi riguarda è legato ad un 'per ora'... e meno male! Preferisco sempre tacere e fermarmi, quando è il caso, molto meglio, sì! Dicevo quindi, fantastico: è fantastico riscoprirsi a giocare coi pensieri, ad appuntare un dettaglio, un'emozione che, altrimenti, scapperebbero via veloci ed io... domani ho un post da scrivere, cavolo! Ugualmente, dopo aver esternato, è fantastico starsene lì, seduti sulla sponda del fiume, ad osservare: osservare che effetto fa tutto ciò, scoprire come ti vedono gli altri, cosa riesci a dare veramente di te, cosa arriva (e, soprattutto, cosa non arriva e perchè). Non che la cosa sia assolutamente discriminante, voglio dire, se anche la maggior parte della gente mi vedesse pure un po' scema... vabbè, pace lo stesso. Più che altro, trovo sia tremendamente interessante, stuzzicante (ed anche motivante) il fatto di scoprire che quella che ti sembrava una banalità, per qualcun altro s'è trasformata nel primo sorriso della giornata, tanto per dire. Quella che pensavi fosse una ricetta, magari, nemmeno da menzionare (che tanto la sanno già tutti), per altri è diventata una piacevole occasione di convivialità, a tavola, pensando a quella santa donna di precisina. Bello no?! Poi è chiaro, quando inizi a notare che ci sono delle persone che vengono a leggerti ogni giorno, scatta anche il senso di responsabilità (per me è così). Sappiamo tutti che esiste la piena, sacrosanta libertà di andare a leggere questo o quell'altro blog (e volevo pure vedere...). E la scelta è dettata dal piacere che ne deriva, giusto?! Quindi, responsabilmente, prendo tutto con molta serietà (oddio) e provo a lasciare sempre qualcosa a queste care persone... che, ehm, approfitto per ringraziare, davvero, con tutto il cuore :-) Ma allora è un lavoro? Diciamo che faccio parte di quella categoria di persone che devono sempre fare le cose col cuore, perchè solo se le fai col cuore ti porteranno altre cose buone... e giusto per non essere ipocriti, diciamo che se, all'inizio, hai un marito con i piedi per terra, molto meglio :-) Dov'eravamo rimasti? Ah sì, perchè il blog? Dunque, ad occhio e croce, credo di essere nata col senso di colpa per l'intera umanità, voglio dire, ma devo riscattarle tutte io le sofferenze del mondo? Ok, adesso non esageriamo, diciamo che ho molto a cuore la missione-positività. Adoro sentirmi bene, felice, serena e piena di voglia di fare, di raccontare... e negli anni, m'è stato riferito da più parti che faccio sentire bene anche gli altri, che li faccio ridere (il che non so se è proprio un complimento, ma diciamo di sì). E visto che se sto bene, tutto il mondo è felice, non faccio che circondarmi di persone belle. Persone che, senza volere, hanno quel famoso potere di farti stare meglio di prima. Prima di averle incontrate! Invece scappo a nascondermi quando incontro, bè, quelle dell'altro tipo! Ma chiaramente sarebbe disumano sprizzare gioia da ogni poro della pelle, diciamo, 24 ore su 24, 365 giorno all'anno... ma resta il fatto (fantastico, ancora) che il blog, proprio come un libro, non è assolutamente invasivo. Anzi, discreto. Perchè sa aspettare. Ed io sono una che scrive soltanto quando le condizioni sono favorevoli (ammetto di avere più giornate sì, ok, ma c'ho dovuto lavorare su), anche perchè non credo proprio che agli altri possano interessare i miei problemi, hanno già i loro. A nessuno serve conoscere la mia tristezza. Se ne parlo, rompo le scatole agli altri e, soprattutto, mi ci crogiolo... e alla fine sono pure più triste di prima. Non è vero che parlare dei problemi fa bene, non è verooo! Almeno, dipende da come se ne parla, con quale finalità (che poi, se uno si sente bene per il semplice fatto di buttare fuori, ehvabbè, faccia pure). Oddio, spero davvero che il ragionamento fili! Prendiamo il telefono: odio il telefono! Odio la violenza dello squillo, ma che ne sai che in quel preciso momento avevo voglia di sentirti? Infatti non ne avevo assolutamente voglia, ecco. Ed io, ma che ne so se gli altri avevano voglia di sentire me, etc etc? Eheheh, ormai i miei amici/parenti sanno bene che non amo telefonare, ma sanno pure che non sono una stramaledettissima menefreghista per questo. Mi farò perdonare al prossimo incontro. Oppure mi leggeranno sul blog :-) lì sì che restituisco sempre tutto! E con gli interessi!
11 commenti:
Appena il tempo dilaterà le sue maglie, torneremo per leggerti.
Nel frattempo, se ti va, c'è un invito da ritirare da noi.
Un fortissimo abbraccio.
Sabrina&Luca
Cara Nadia,
sono felice di averti 'conosciuto', spero un giorno di poterti stringere la mano perchè mi piaci proprio tanto, ho scoperto tante cose in comune ... la bilancia digitale io a volte la butterei giù dal balcone ... mi fa perdere tanto di quel tempo ... idem con patate per il telefono ... non ci riesco, va bene solo per le cose urgenti e brevi, poi conoscere la voce di una persona per la prima volta al telefono, mi mette ansia ... io ho bisogno del contatto fisico o almeno visivo e poi ... ho sempre paura di disturbare! per il senso di colpa ... non ne parliamo ... no, non ne parliamo proprio ... condivido anche la responsabilità del blog ... io sto male davvero e non riesco a postare per più giorni!!! insomma ... ah ma mi sono ricordata di una cosa ... che siamo due torelle!!! che dici sarà questo?
ti abbraccio forte e ti faccio tanti auguri, rimani la bella persona che sei e dacc ancora per tanto tempo il piacere di leggerti!
dida
Buona settimana di Natale ! Anzi Buon Natale, magari mi dimenticassi di farti gli auguri.....è sempre un picer leggere i tuoi scritti....sono leggermente indietro....ma recuperò....lo scritto sulla macelleria è una meravilgia....ti lancio un idea perchè non fai un libro di cucina così com'è il blog? ciao
Ciao Nadia (ti chiami come mia mamma!)!
Ho letto tutto quello che hai scritto e mi sono molto immedesimata, brava!! Ti saluto e ti auguro un felice Natale!!
Che buffa che sei, in qualche passaggio, come l'odio per il telefono, mi hai ricordato me :-) Anche se cerco di vincere questa avversione, pensando che, magari, il chiamante, voleva fare un gesto gentile (ok, non ci è riuscito, ma non si dice che basta il pensiero?). Però non è vero che se parli dei tuoi problemi rompi l'anima, anch'io tendo a inghiottirli, ma non sempre è giusto. Anche se mi rendo conto che il blog deve avere un'impostazione diversa, ma almeno nella vita reale un amico o un marito da ammorbare fa sempre comodo.
Per la domanda sulle tradizioni, che mi hai posto qualche giorno fa e che ho visto solo oggi: non è che sono scettica, è che, gastronomicamente parlando, non sono molto osservante, soprattutto per evitare stranguglioni, che ho lo stomaco di un passerottino, io. Per quanto concerne il fatto di non festeggiare la vigilia, è proprio una tradizione toscana: da noi c'è il pranzo del giorno di Natale, la vigilia non si festeggia... il cenone è una tradizione delle zone molto religiose, serviva a rinfrancarsi dopo il freddo preso in chiesa. La Toscana non ha grandi "trascorsi" in questo senso, ecco... in famiglia mia, la vigilia si andava a letto prima di mezzanotte, perché è bello darsi la buonanotte che non è ancora Natale e darsi il buongiorno che Natale è arrivato :-)
A sto punto Lo dovrà pubblicare in rete la sua tesi di laurea :-) E' stato un piacere leggerti e scoprire qualcosa in più su di te!
Ciaooo,
Aiuolik
Beh, noi due ci conosciamo già da un po'...quanti hanni ho? 27, bene, ci conosciamo da 27 anni. Aprire questo blog è stata un'idea magnifica e cerco di non mancare mai a questo appuntamento, anche se non sempre commento, a volte mi basta leggerti, ti sento più vicina, imparo qualcosa in più di te e...basta, va bene così. E' bello voler trasmettere solo cose positive, ma forse, a volte,c'è bisogno anche di altro per esprimerci a pieno.
P.S. Giuggiolina è un amore...vi volevamo qui stasera. Uffa!
Nadia, precisina e carinissima...grazie di cuore...bellissimo...e poi mi paice che ti sei torturata tanto per me...che voglio sapere ...sisi come una pulce...sono lì che pungolo....ho lo stesso identico rapporto con il telefono...ehehe
grazie di cuore e scusami se non sono passata subito...un bacione
@luca and sabrina: seppur al volo, ho scritto la letterina :-))) grazie!
@dida: oddio no, io con la digitale ci vado quasi a dormire! amore-odio!
@soleluna: ed io raccolgo, che stò cassetto dovrò pur aprirlo prima o poi :-)
@denise: lo sa, tua mamma, che nadia significa speranza? :-))) me l'ha ricordato proprio l'altro giorno un'impiegata postale (cmq lo sapevo già). Pensa, stava per mandarmi a casa, me ed il pacco da spedire ai suoceri in germania, ero un po' oltre il tempo massimo! si vabbè, un'ora in fila... poi ha letto sul pacco... ehi, ma che ti chiami nadia? va be va! ma come? solidarietà tra nadi-e!!!
@onde: sulla storia dell'inghiottire, ne parlavo giusto ieri sera con mia sorella, davanti ad una meravigliosa cacio e pepe (dirai, che c'entra? c'entra! influenza la discussione, l'umore...). E' importantissimo sfogarsi, io sono una che straparla, pure troppo, ma condanno lo sfogo sterile, te ne accorgi quando provi a dare un consiglio, manco t'ascoltano. Se dovevano solo lamentà!!! Ecco, intendevo questo, più o meno! p.s. grazie anche per l'altro chiarimento, ci tenevo :-)
@aiuolik: ben detto, glielo dici te?
@sabi: a volte non so chi delle due sia la maggiore, davvero!
@lo: contenta!!! :-)))
Cercavo Torrone, ed è spuntato il tuo blog.
Condivido un sacco di cose....in particolare l'uso dei puntini di sospensione...........................quindi ci ritorno, eccome!
.......adoro la marmellata di arance, amare, con le scorzette :-)))
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