Non sarei, propriamente, un'appassionata del genere-finocchio! Anzi, credo di nutrire, al riguardo, una forma di terrore/odio latente - bene o male - da quando ero bambina (quindi, da un bel po'!)! Spiego: mia nonna aveva l'abitudine (sanissima, per carità) di posizionare sulla tavola-della-domenica un'insalatiera colma di spicchi di finocchio. Finocchi lavati, tagliati a spicchi, rigorosamente al naturale e via... si sgranocchiava allegramente in attesa dell'artiglieria pesante. Ed era, un po', l'irrinunciabile finger-food della nonna! Peccato che, sgranocchiare il finocchio crudo, non è che sia questo gran gesto d'affetto per il settore denti-e-gengive: ecco, non so se v'è mai capitato di convivere con un sottilissimo filamento di finocchio, incastonato a puntino tra molare e premolare... beccata, trauma infantile! E così, è finita che non l'ho quasi più mangiato, fatta eccezione per qualche timido tentativo d'approccio in età adulta: ci sarebbe la versione finocchio-al-gratin, quello annegato in un mare di burrosissima besciamelle (ehm, specialità della suocera... tedesca!). Quindi, per tutt'una serie di (validissime) ragioni, avevo deciso di poter felicemente sopravvivere (anche) senza finocchi... ma poi succede che sono lì a sfogliare (ancora una volta) Delphine! E lì succede che, il finocchio, me lo ritrovo in un piatto di spaghetti (sarà che adoro gli spaghetti), con una salsina/non salsina a base d'aglio e olio (musica per le mie orecchie), il tutto... rigorosamente in bianco (il motto pummarola for ever, per me non vale! anzi!)... con un guizzo di pangrattato croccante: potevo, mica, resistere?! E per l'occasione (armistizio-finocchiesco in atto), abruzzesissime matasse (davvero!) di spaghetti ruvidissimi, sembravano trafilati esattamente per questa ricetta! Tutto il resto è un fantastico equilibrio/contrasto di sapori: una nota di questo, una punta di quell'altro, mentre avvolgi e pensi di dover necessariamente delle scuse. Al genere-finocchio!
Spaghetti al finocchio
per 4 persone
320 g di spaghetti
2 finocchi grandi
1 manciata di uvetta
1 spicchio d'aglio affettato sottilmente
15 filetti d'acciuga sott'olio, a pezzi
3-4 cucchiai di pangrattato
8 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
pepe
burro
Pulite e affettate finemente i finocchi. In una padella, scaldate 4 cucchiai d'olio a fuoco basso, unite i finocchi (non salate, le acciughe sono già abbastanza saporite) e pepate. Coprite con un po' d'alluminio imburrato e lasciate sudare per 20 minuti, mescolando di tanto in tanto. A metà cottura, unite l'uvetta. In un'insalatiera capiente, mescolate 4 cucchiai d'olio con le acciughe e l'aglio. Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua bollente e salata. Scolatela al dente, versatela nell'insalatiera, aggiungendo anche il pangrattato ed il finocchio. Pepate ancora, rimestate per insaporire il tutto e servite immediatamente.