venerdì 8 gennaio 2010

Tokyo, via Kyoto, passando per Nara

Questo il mio itinerario nipponico, con le tre capitali storiche avvicendatesi nel corso dei tempi, profondamente sfaccettate e diverse tra loro e che, nonostante tutto, finiscono per capitolare amabilmente in questo gran bel calderone dagli occhi a mandorla! Ed il mio è stato soprattutto un Giappone fatto di piccoli, ma intensi bocconi. Fugaci e voraci per forza di cose, amato come se fosse la cosa più naturale ed ovvia da fare... eh... al punto da sentirne già la mancanza, giuro! E quindi che ci crediate oppure no, io un mese a Tokyo me lo farei di corsa, anche da domani stesso potendo! :))

KYOTO
Roma-Fiumicino, volo diretto Alitalia, undici ore di volo, arrivo ad Osaka e baamm, impatto immediato con questa notoria, infinita, insormontabile efficienza (pulizia, ordine, ecc) giapponese! Il che sembrerebbe anche un po' un racconto alla turisti-per-caso eppure tant'è! Insomma, tra aeroporto, treno, marchingegni elettronici vari, quello che m'ha davvero stupita è la velocità con cui ci si abitua a tanta perfezione (è che così vivi decisamente meglio... in sottofondo, solita lagna sul fatto che l'Italia è indietro anni luce su, vediamo un po', tutto?! vabbè va). Quindi dicevamo Osaka, subito dopo treno della JapanRail (consigliato caldamente l'acquisto preventivo del pass, sia per una questione di costi, sia perchè spostarsi con i treni giapponesi è una goduria davvero inimmaginabile, ehm, sia perchè chiedere informazioni ogni volta che t'assalgono dubbi atroci al cospetto della macchinetta sforna-biglietti, bè, meglio avere il pass, ecco) ed infine Kyoto. Capitale del Giappone per oltre mille anni, prima di Tokyo appunto! Un autentico patrimonio fatto di antichi templi buddhisti, giardini belli da togliere il fiato, uhm, vabbè dai, diciamolo subito così evitate di caricarvi di aspettative esageratissime (e poi finisce che ci vogliono dai due ai tre giorni per ritrovare il buonumore): allora, se pensate di scendere dal vostro bel trenino perfetto, d'incamminarvi alla volta del tradizionalissimo ryokan che vi ospiterà per i prossimi giorni a seguire (a proposito, grazie Ilariaaa), casomai acquistare al volo un corroborante bento in uno di quei chioschetti essenzialissimi che fanno tanto amarcord infantile, il tutto con addosso la stanchezza del volo, il sonno mancato... ecco, se pensate di fare tutto questo tra lo scalpiccio dei geta sul selciato, le gheishe, i kimono ed i ciliegi in fiore (vabbè, ma è gennaio, touché!), ehm, scordatevelo! L'occidentalizzazione è netta e lampante, facciamo che i vostri amatissimi cartoni animati dovrete anche un po' andarveli a cercare (anche perchè ci sono eccome)! Abbandonando la retta via ed infilandosi curiosi nelle piccole viuzze secondarie. Insomma curiosate più che potete e se avete qualcuno pronti a darvi qualche comodissima dritta, bè, approfittatene subito. Poi che volete che vi dica, sarà che c'abbiamo messo un po' a recuperare l'effetto jet lag, sarà anche che 2-3 giorni sono un tantino fisiologici per iniziare a prendere familiarità con questa specie di mondo parallelo, insomma Kyoto per me è stata soprattutto una sorta di limbo. Una stranissima sensazione di sospensione: da una parte, tutto quello che avevo lasciato a casa per un po'... e dall'altra, questo misterioso mondo completamente diverso (sarà occidentalizzato quanto vuoi, ma è comunque Giappone!), una realtà nuova e che, non so bene come, ti mette sempre e comunque di buon umore.


NARA
E per lo scalpiccio dei geta sul selciato, le gheishe, i kimono variopinti, in una parola, per il Giappone che m'ero immaginata ho dovuto attendere Nara! Capitale del Giappone prima ancora di Kyoto. Uhm, cos'è che ho detto? Il Giappone che avevo immaginato?! Bè no, molto di più, decisamente! Suoni misteriosi ed inquietanti, profumi inconfondibili che vanno dall'incenso dei templi alla salsa di soia delle bancarelle. Un'atmosfera che finisce per ipnotizzarti, mistica, sacra... e tutti quegli inchini, i saluti, i sorrisini, eheheh, i cervi che scorazzano liberamente e che hanno generato (mi sa!) il business più proficuo della città: la vendita di biscotti, per cervi ovviamente! Insomma, la sensazione era che quel limbo stesse finalmente prendendo una direzione, una forma che, manco a dirlo, era decisamente a mandorla!!!

TOKYO
E dopo Nara (quindi le gheishe, i kimono, ecc), diciamo che il turista s'aspetterebbe di fare, a Tokyo, un gran bel salto indietro, quanto a nipponitudine ecco (oddio, se ci penso mi vengono ancora i brividi dall'adrenalina, wooow)! Difficile provare a rendere l'idea di Tokyo, sappiate soltanto che mai prima d'ora m'era capitato di sentirmi tanto bene in una grande città. Considerando poi che la grande città in questione presenta, vediamo un po', un'infinità di luci accecanti al neon, grovigli di cavi aerei, un rumore apparentemente incessante... tse tse, signori miei, preparatevi perchè Tokyo è assolutamente stre-pi-to-sa! Un'atmosfera alla Blade Runner, un enorme video-game che ricarica le pile soltanto di primo mattino (se ci riuscite, è bellissimo uscire già verso le sette, anzi, pianificando una puntatina al famosissimo mercato del pesce, vi toccherà uscire anche prima). Enigmatica da morire, contradditoria all'inverosimile, affascinante più che mai. E nonostante l'affollamento, la frenesia, il caos, una città che funziona in maniera oserei dire utopica: treni che arrivano in orario, un tasso di micro-criminalità assolutamente trascurabile, distributori automatici che dispensano praticamente di tutto e che... ohhh, funzionano! E poi ci sarebbe un dettaglio, giusto una cosina per me assolutamente inebriante: assistere ad un qualcosa che vive incessantemente, 24 ore su 24. Ecco, Tokyo m'ha infuso un'energia davvero senza precendenti, è un qualcosa che ti riempie tutti e cinque i sensi e che, tocca ammetterlo, fai fatica a dimenticare (da non perdere i quartieri di Asakusa, Ginza, Ebisu, Shinjuku e Shibuya).


Prossima puntata: Giappone, lato cibo :))

14 commenti:

Alem ha detto...

che voglia di partire!!!!
bellissimo il giappone, quanto mi piacerebbe andarci!!!
aspetto il resoconto culinario

Vanessa ha detto...

che invidiaaaaaaaaaa

Denise ha detto...

è il mio sogno andare in giappone!!! Aspetto con ansia la puntata relativa al cibo!

Saretta ha detto...

Che bel reportage e...che fortuna fare un viaggio del genere!!!
bacione

Pollina ha detto...

Mamma mia che invidia!!!

terry ha detto...

Meraviglioso reportage, le foto di kyoto poi...che bel posto!!!

colombina ha detto...

anche noi vorremmo fare un viaggio in Giappone nel 2010 con i bimbi!!! Le tue foto sono meravigliose!!! Bravissima

Fra ha detto...

ci devo ancare ci devo andare ci devo andare...è il mio sogno da sempre! grazie per questo bellisimo reportage...aspetto la seconda puntata dedicata al cibo
bacioni
fra

acquaviva ha detto...

... te l'avevo detto che quando torni Ti senti quasi fuori luogo qui e diventa strano anche mangiare cibo italiani...

Max ha detto...

Bellissimo!

Dida70 ha detto...

grazie Precy per avermi dato la possibilità, anche se solo virtuale, di fare anche io un tuffo in Oriente, grazie davvero per aver condiviso con noi, in maniera eccellente come sempre, immagini e parole, è stato bellissimo e ... aspetto il seguito...
un abbraccio
dida

Asa_Ashel ha detto...

Bentornata e ben ritrovata, mi è piaciuto molto il tuo reportage sul Giappone, sei riuscita a trasmettere tutte le sensazioni esaltanti che hai provato. Mi piacciono molto anche queste anime contrastanti del Giappone, dove la Storia viene preservata accuratamente ma la vita qiotidiana è comunque rivolta al futuro. Credo che tu abbia iniziato l'anno in un bel modo. Ciao.

Mirtilla ha detto...

che bello,ho passato 20 minuti viaggiando con la fantasia grazie alle tue foto ed ai tuoi racconti ;)

Kittys Kitchen ha detto...

Grazie per l'angolo di Giappone che mi hai regalato, deve essere stato un viaggio meraviglioso, mi hai fatto sognare...