lunedì 16 febbraio 2009

Halva al cocco


Ammetto d'essermi calata in uno studio (mooolto approfondito) del caso! E la colpa è, ancora una volta, di quel libricino (nuovo, intrigante...) appoggiato sul comodino, ormai, da un buon numero di settimane. Per cui sì, capita di lasciarsi stuzzicare! E si scopre che, intanto, non esiste un solo tipo di halva, bensì una serie di paste, creme, preparazioni (addirittura c'è scappata la parola burro), a seconda del paese in cui ci troviamo: India, Pakistan, mediterraneo orientale, passando anche per i Balcani! Per esempio, la tahine (che è anch'essa un tipo di halva) è soprattutto turca ed è una sorta di patè o, più precisamente, di crema (o burro) di sesamo. Ed è anche l'ingrediente jolly di tutt'una serie di piatti sia dolci che salati (nel senso che, a prescindere dalle ricette tradizionali, ci si può divertire ad aggiungerla un po' qui ed un po' lì, ecco). Ma se l'halva non è tahine (perchè, magari, ci siamo spostati in India), parliamo soprattutto di preparazioni a base di farine diverse (soprattutto semolino), addolcite con zucchero o miele. I dolci definiti halva, in questo caso, presentano una consistenza molto simile a quella di un budino. E sono (manco a dirlo) dolci, dolcissimi (uomo avvisato...)! Eppure, più leggevo la ricetta... più mi sembrava d'averla già letta! Solo che il dolce a cui pensavo io, di halva, non aveva proprio nulla (almeno, non consapevolmente). Eh sì perchè, contro ogni previsione, io continuavo a pensare al migliaccio! Ma dai?! Preparato, appunto, col semolino, ma è soprattutto la consistenza a ricordarlo tantissimo. Tra l'altro è un dolce che adoro... figurarsi un po' se non mi lanciavo alla scoperta del parente medio-orientale!!!

Halva al cocco
per uno stampo da 24 cm, apribile

150 g di semolino
50 g di farina 00
180 ml di latte
140 g di burro
300 g di zucchero
80 g di cocco disidratato
50 g di mandorle pelate
1 cucchiaio di succo di limone
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino di aroma naturale di vaniglia

Versate in un tegame metà dello zucchero, 150 ml di d'acqua ed il succo di limone; mescolate bene per amalgamare il composto. Portate ad ebollizione e lasciate sobbollire lo sciroppo per una decina di minuti. Lasciate raffreddare completamente e ponetelo in frigorifero. Fate sciogliere 120 g di burro in un tegame (senza farlo assolutamente bruciare), aggiungetevi lo zucchero rimasto, la farina setacciata con il lievito, il semolino, il cocco, il latte e la vaniglia: mescolate bene per amalgamare il composto. Versate l'impasto nello stampo, precedentemente imburrato e cosparso di pangrattato, livellate la superficie e cuocete in forno già caldo a 180 gradi per 35 minuti. Quindi sfornate, irrorate con lo sciroppo freddo, decorate con le mandorle intere e, lasciate raffreddare completamente. A questo punto, sganciate il bordo laterale dello stampo e ponete il dolce in frigorifero per almeno due ore... è buonissimo freddo, magari accompagnato da rivoli di caramello appena tiepido!

12 commenti:

Fra ha detto...

Che golosità! Deve essere un dolce davvero molto delicato e soffice. E poi mi piace l'idea che questo tipo di torta attraversi così tante culture
Un bacio e buon lunedì
fra

Manuela e Silvia ha detto...

ch ebello...ma con tutte queste ricette orientali - asiatiche...cominci a viziarci!!
davvero molto particolare e esotico questo dolce! sicuramente da provare..soprattutto per chi ama il cocco!!!
un bacione

Fairyskull In Cucina con Me ha detto...

Buono adoro i dolci coccosi ! Baci Lisa

sesamo&coriandolo ha detto...

Non me lo lascio scappare e lo preparerò alla prima occasione di poterlo condividere!

Serena ha detto...

Preci, ma il semolino lo metti nell'impasto a crudo? Non lo fai prima cuocere in pentola, con il latte/acqua? Questo dolce è mitologico e vorrei proprio provare a farlo, ma vorrei aver capito bene il procedimento...

Acasadiross ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Precisina ha detto...

Grazie a tutte :-)))

@onde: esatto, senza cuocere :-)

Lo ha detto...

dell'halva avevo sentito solo parlare relativamente al sesamo..ma questa sembra così buona!

Fiordilatte ha detto...

Quel libricino incuriosisce anche me ^__^
Complimenti per la scelta della ricetta, mette l'acquolina...

Polinnia ha detto...

mmmhhh cultura e cucina: un connubio intrigante!

Serena ha detto...

Grazie!

Precisina ha detto...

Grazieeee... scusate il ritardo :-)